"Duecento milioni di chili di arance all'anno in più saranno 'bevuti' dai 23 milioni di italiani che consumano bibite gassate grazie all'aumento del 20% del contenuto minimo di frutta previsto dalla nuova norma". E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare il provvedimento contenuto nel decreto Sanità, approvato dal Parlamento, che, tra l'altro, estende l'obbligo di aumento della percentuale di succo dal 12% al 20% nelle bibite.

"Occorre rendere al più presto operativa una decisione che - sostiene la Coldiretti - concorre a migliorare concretamente la qualità dell'alimentazione e a ridurre le spese sanitarie dovute alle malattie connesse all'obesità in forte aumento. Finalmente - continua la Coldiretti - si cambia una norma che permette di vendere l'acqua come fosse succo sulla base di una legge nazionale del 1961 con la quale si prevede che le bevande al gusto di agrumi possono essere colorate a condizione che - sottolinea la Coldiretti - contengano appena il 12 per cento di succo di agrumi vero".

"Si inizia a dire basta alle aranciate senza arance che ingannano i consumatori e che stanno facendo sparire il frutteto italiano, con gravi perdite economiche e occupazionali. Non va infatti dimenticato - conclude la Coldiretti - l'impatto economico sulle imprese agricole poiché l'aumento della percentuale di frutta nelle bibite potrebbe salvare oltre diecimila ettari di agrumeti italiani con un'estensione equivalente a circa ventimila campi da calcio, situati soprattutto in regioni come la Sicilia e la Calabria".