La bassa pressione di chiaro stampo artico sta andando ad isolarsi al Centro-Sud, favorendo schiarite sulle regioni settentrionali.
L'area ciclonica lascerà rapidamente l'Italia ed il primo, inaspettato, assaggio invernale verrà quindi addolcito da correnti umide e miti dai quadranti occidentali. Le temperature tenderanno a portarsi nelle medie del periodo, ma solo temporaneamente, perché dalla prossima settimana è atteso un ritorno del freddo.

Il punto della situazione 
Il vortice perturbato che ha portato sull’Italia condizioni di vivace instabilità, clima invernale e nevicate fin quasi in pianura, sta in queste ore abbandonando anche le Regioni meridionali. L'immagine satellitare di questa mattina, grazie ai cieli prevalentemente sereni, mette in evidenza i suoli abbondantemente innevati della Europa centrale tra Germania, Repubblica Ceca e Polonia. Ampi spazi soleggiati interessano anche il Nord Italia, aree reduci di un weekend tipicamente invernale, ove le precipitazioni non sono certo mancate e, con esse, la neve caduta abbondantemente sui monti settentrionali fino a bassa quota.
Dopo le Alpi, con il successivo approfondimento del vortice freddo nel cuore del Mediterraneo, la neve è comparsa anche sulle restanti aree della dorsale appenninica, ricoprendo i maggiori comprensori di Emilia-Romagna, Lazio, Campania e soprattutto i versanti adriatici.

Analisi
La neve è caduta in diverse nazioni europee: dalla Scandinavia alla Polonia, dalla Germania alla Francia, dalla Repubblica Ceca all'Italia, con paesaggi totalmente invernali in contrasto con le temperature estive di qualche giorno prima.
Il freddo, pur precoce, è parte dell'estrema dinamicità stagionale. In un contesto autunnale - quindi orientato agli scambi meridiani - è difficile avere periodi freddi che possano protrarsi per più giorni: è lecito quindi attendere un rapido rialzo termico, che riporterà le temperature su valori più consoni al periodo.
Modifiche sostanziali: nel breve termine sarà possibile osservare profondi cambiamenti nella circolazione europea. Difatti il lobo del vortice polare tenderà a spostarsi dalla Scandinavia verso il Regno Unito, dove potrà attingere nuova energia dall’Atlantico. La depressione prenderà forza e si estenderà fin sulla Penisola iberica, innescando un temporaneo, ma netto, richiamo dell'anticiclone africano.

Evoluzione
Anche l'Italia è tra gli obiettivi della rimonta anticiclonica, ma si tratterà solo di un richiamo prefrontale. Saranno coinvolte per lo più le Regioni centro meridionali, ove il quadro meteorologico sarà dominato da cieli sereni e temperature piuttosto elevate. Al Nord, grazie alle correnti da sudovest, verranno invece innescati annuvolamenti che potrebbero associarsi a delle piogge.
Sicuramente precederà un peggioramento che in un primo momento assumerà un carattere atlantico e, in seconda battuta, potrebbe beneficiare di nuove correnti artiche che riporterebbero il freddo su tutto il Paese. La saccatura verrebbe sospinta verso Sud da una nuova elevazione anticiclonica di natura azzorriana e successivamente, espandendosi verso est, andrebbe ad isolare la bassa pressione nel cuore del Mediterraneo.

Tendenza 
Dopo questo temporaneo miglioramento, soprattutto nelle regioni adriatiche, arriveranno sull’Italia già nella giornata odierna annuvolamenti associati a piogge, localmente anche intense. Si tratterà della parte più avanzata di una perturbazione responsabile di una nuova ondata di maltempo, accompagnata da forti venti meridionali, che a loro volta attiveranno un generale rialzo delle temperature.
La circolazione instabile di natura atlantica, reduce dal passaggio frontale, porterà delle piogge anche nel ponte di Ognissanti coinvolgendo maggiormente le regioni tirreniche, mentre ad est andrà meglio.
Il sole tornerà nei giorni successivi su tutto il Centro Sud, isole comprese, usufruendo anche di una circolazione molto mite di natura africana.
L'influenza atlantica rimarrà viva al Nord portando un tempo a chiaro stampo autunnale: sarà l’anticipo di un nuovo guasto delle condizioni meteorologiche atteso per la prossima settimana, che potrebbe precedere un netto calo termico.



Dall'analisi dei principali modelli previsionali la situazione non sembra destinata a subire particolari variazioni, tant'è che la seconda settimana di novembre potrebbe rivelarsi perturbata con valori termici localmente al di sotto delle medie.