Il flusso d'aria artica entrerà con prepotenza nel cuore dell'Europa già nella giornata di domani e raggiungerà nel fine settimana, attraverso la porta della bora, anche la penisola italiana. Le regioni settentrionali saranno quelle che risentiranno maggiormente del tracollo delle temperature, con prime vere nevicate dai 500-600 metri sull’arco alpino. 

Il punto della situazione 
L’alta pressione subtropicale d’origine africana, che ha riportato uno scorcio d’estate in pieno autunno, inizia a mostrare un graduale indebolimento. Difatti un vortice ciclonico è già riuscito a penetrane nel suo bordo più occidentale, collocandosi in prossimità delle due isole maggiori, ove è in atto una vivace attività temporalesca. Le nebbie sempre più fitte nelle vallate del Centro-Nord sono anch’esse indice di una crescente inversione termica sul territorio peninsulare.
Questa lunga fase dominata dal sole e dalle temperature decisamente oltre le medie del periodo avrà ben presto fine. In questi giorni il promontorio africano tenderà a non ricevere più energia da sud e rimarrà isolato in Europa come bolla calda, in graduale lento assorbimento. Ecco il motivo di un primo parziale calo termico, nonostante la presenza della stabilità atmosferica. 

Analisi 
I grandi movimenti invernali sono già in atto su scala globale. Il protagonista numero uno dell'emisfero nord sarà il vortice polare. Tracciare ora una proiezione sulla futura stagione invernale è prematuro, perché vi sono ancora troppi indici da definire, ma alcuni fattori sono già favorevoli e propensi ad avere episodi invernali veri e propri, almeno nella prima parte.
A causa di una forte fusione dei ghiacci artici nell’estate appena trascorsa e della loro attuale minima estensione, si evidenziano anomalie positive di temperatura e pressione barica sul Canada. Questa è l’ubicazione più importante del vortice polare stratosferico (Vps) ma, data la situazione attuale, questa sede è al momento la meno adatta a ospitare il vortice, perché qui fa... troppo caldo! Ne consegue che, con un Vps scarsamente attivo, l’emisfero settentrionale è maggiormente soggetto agli scambi lungo i meridiani e quindi alla formazione di “alte pressioni di blocco”. 

Evoluzione
Questi movimenti - più tipici dei periodi invernali - sono però già in azione, ed il vortice polare verrà prematuramente attaccato da due blocchi altopressori: quello delle Azzorre nel Nord-Atlantico e quello pacifico tra Alaska e Siberia.
Il Vps, fortemente indebolito, è costretto quindi a trasferirsi sul Nord-Europa causando una anomala, per la stagione, irruzione di aria molto fredda su tutto l’areale europeo centro-settentrionale. In particolare verranno colpite Scandinavia e Russia, che piomberanno direttamente nell'inverno più aspro. Nevicate e gelate a bassa quota potrebbero inoltre verificarsi su quasi tutte le regioni centro-orientali europee. 

L'Italia verrà investita solo parzialmente
Una debole bassa pressione, in entrata sul Mediterraneo centrale nel fine settimana, avrà l'importante funzione da apripista della più intensa incursione artica. Si formerà, infatti, un minimo pressorio sulle regioni centrali alimentato da aria fredda presente a nord dell'arco alpino. Il freddo avrà modo di penetrare soprattutto attraverso la porta della bora nella notte tra sabato e domenica. 

Temperature in forte calo e maltempo marcato nel weekend. L’area ciclonica che si formerà sui mari italiani innescherà un vivace peggioramento che colpirà quasi tutte le Regioni: il minimo pressorio, infatti, traslerà dal mar Ligure, al Tirreno e poi all'Adriatico, senza risparmiare nessuno. Sulle Alpi la neve è attesa a quote piuttosto basse per il periodo e probabilmente - a quote maggiori - anche sull'Appennino settentrionale. 

Tendenza
Sul medio e lungo termine vi sono ancora numerose incertezze, in particolare quando si ha a che fare con fenomeni atmosferici di tale entità.
Nella nuova settimana vi sarà sicuramente un miglioramento al settentrione, in Sardegna e nelle centrali tirreniche, mentre altrove sono attese ulteriori precipitazioni. Verrà avviato un breve e temporaneo scorcio di bel tempo che precederà l'arrivo di un'altra perturbazione in entrata dai quadranti occidentali. La sua natura sarà atlantica. Sono attese piogge e nevicate sull'arco alpino, ma soltanto oltre i 1500 metri.