Dopo un graduale ridimensionamento del campo anticiclonico, viene confermato agli esordi del weekend un cambio di scenario, quando la perturbazione "numero tre" del mese arriverà sul cuore del Mediterraneo. Un serie di fronti tenderanno poi ad attraversare l'Italia apportando frequenti condizioni instabili con rovesci, temporali e una flessione dei valori termici, icon temperature in linea con il periodo. Non è escluso l’isolamento di una successiva area ciclonica (goccia fredda) negli specchi tirrenici, ma ad oggi occorrono ulteriori aggiornamenti per ipotizzare una previsione a più lungo termine. 

Il punto della situazione
L’alta pressione, che nella scorsa settimana ha apportato condizioni quasi estive, sta abbandonando in queste ore la penisola italiana lasciando campo aperto a refoli d'aria fresca ed instabile provenienti dai quadranti settentrionali.
Piogge e rovesci hanno attanagliato varie regioni, apportando precipitazioni singolarmente intense. Colpita in modo particolare la Toscana, ove un evento di maltempo violento ha interessato la provincia di Lucca: registrati oltre 120-130 millimetri nelle località di Pontetetto e di Vorno, con accumuli massimi - caduti nell’arco di un paio d’ore - di oltre i 150 millimetri a Pieve di Compito. Punte medie di oltre 100 mm anche nell'intero territorio del pisano. 

Le perturbazioni atlantiche
Tutti i maggiori modelli previsionali sono in linea e confermano il tanto atteso mutamento dell'assetto circolatorio. I vortici depressionari, in arrivo dall’Atlantico, attaccheranno l'alta pressione costringendola a spostarsi verso sud. Dai quadranti occidentali troveranno maggiore spazio umide correnti oceaniche che, dall'Europa occidentale, traslocheranno gradualmente nel bacino del Mediterraneo. Impulsi perturbati susseguiranno ondate di maltempo di una certa rilevanza. 

Graduale peggioramento
Un primo impulso, già attivo nella giornata di domani, avrà i suoi effetti principalmente nelle regioni centrali e colpirà con più decisione il versante tirrenico. Questo assetto barico, con depressioni in transito da occidente verso oriente, espone maggiormente le regioni di ponente, collocando più in ombra le aree del versante Adriatico. Il secondo impulso, più corposo del primo, sarà accompagnato da un vortice ciclonico che raggiungerà l’Italia nei primi giorni della nuova settimana. Questa volta intraprenderà un asse più settentrionale, coinvolgendo anche le regioni meno esposte precedentemente.
L’aria più fredda, richiamata nel cuore del Mediterraneo, porterà con sé una diminuzione delle temperature e, con l’arrivo della seconda perturbazione, il clima prenderà un carattere più tipicamente autunnale. Si prevede infatti un rapido calo della quota neve sui rilievi dell’arco alpino e dell'Appennino settentrionale, con le prime nevicate della stagione localmente al di sotto dei 1500 metri di altitudine.

Evoluzione nel medio termine
Dall’analisi delle ultime corse modellistiche previsionali emerge un probabile andamento sullo stile atlantico, grazie al mantenimento di una vivace ciclogenesi sui mari islandesi. Per quel che concerne gli effetti occorrerà però attendere i prossimi aggiornamenti, perché non è inoltre escluso un temporaneo miglioramento negli ultimi giorni della prossima settimana, causato da un richiamo pre-frontale innescato dell’avvicinamento di una nuova perturbazione. Le temperature, in questo caso, potrebbero porsi temporaneamente oltre alla norma del periodo.

Tendenza
I giorni che condurranno al weekend saranno caratterizzati da un quadro meteorologico a tratti compromesso, con piogge localmente consistenti e persistenti. Transiteranno in sequenza due perturbazioni che interesseranno gradualmente tutta la Penisola, dalle regioni settentrionali a quelle meridionali. Le temperature si abbasseranno fino ad attestarsi su valori tardo autunnali, con le prime nevicate su Alpi e rilievi dell'Appennino centro settentrionale. Il temporaneo miglioramento che seguirà non avrà la piena protezione dell’anticiclone, per cui non sono escluse condizioni a tratti variabili associate a occasionali piogge in diverse regioni.
 
In conclusione, ottobre sembra mostrare finalmente in quest’ultima decade le sue tipiche caratteristiche autunnali: perturbazioni atlantiche, maltempo e prime nevicate sui rilievi settentrionali.