Dopo una rapida ed incisiva pausa estiva - a stampo quasi autunnale - è attesa una rimonta anticiclonica dal Nord Africa che porterà un netto aumento delle temperature al Centro-Sud. Anche il settentrione verrà marginalmente colpito, specie le aree padane dell'Emilia, della bassa Lombardia e del Veneto, ove localmente si supereranno anche i 35 gradi. Bologna, Firenze, Perugia e Roma raggiungeranno picchi di 36-38 gradi, ma come già accaduto più volte nel corso dell'estate, saranno le regioni meridionali e le due isole maggiori a fare i conti con il picco massimo, che arriverà nel week-end, seguito successivamente da una nuova ondulazione fresca nord atlantica.

Il punto della situazione

L’Italia si lascia alle spalle una parentesi di maltempo piuttosto singolare. Nulla di eccezionale, può capitare che nel bel mezzo dell'estate possano arrivare perturbazioni atlantiche, ma ben diverso è osservare un nucleo ciclonico (denominato dai meteorologi “goccia fredda”) nel cuore del Mediterraneo, in grado d’innescare un quadro tipicamente autunnale.

Cosi la penisola ha fatto i conti con un netto abbassamento delle temperature e violente precipitazioni, che in molte regioni si sono trasformate in veri e propri nubifragi con rovinose grandinate.

La perturbazione non ha però avuto solo aspetti negativi, ma si è resa senza dubbio utile nell'interrompere quella che avrebbe corso il rischio di diventare un'ondata di caldo record senza precedenti.

Analisi

La goccia fredda sul Mediterraneo è in fase d’assorbimento: non essendo più alimentata dai flussi nordici tenderà gradualmente ad indebolirsi ed a colmarsi. L’instabilità proporrà i suoi effetti ancora per 36-48 ore, ma ben presto una vivace variabilità ad evoluzione diurna prenderà il posto del maltempo.
Nel fine settimana ritornerà sul Mediterraneo il noto anticiclone africano. Le figure in gioco sono le medesime di sempre: il campo anticiclonico delle Azzorre ubicato in pieno oceano incapace di coinvolgere con il suo effetto l’Europa Centrale, un flusso Atlantico troppo settentrionale e una palude barica sul Mediterraneo.
Il gran caldo coinvolgerà, come già accennato, più direttamente le regioni centro meridionali, ove la colonnina di mercurio raggiungerà valori prossimi o di poco superiori ai 40 gradi. Il Nord, come accaduto con le ultime ondate di caldo, sarà interessato solo marginalmente dall’omega (formazione ad U capovolta) africana. Le temperature elevate e l'afa conquisteranno solo in parte la Val Padana, con il caldo che nel complesso risulterà probabilmente più opprimente soprattutto tra Emilia-Romagna e pianura veneta. L’arco alpino invece continuerà a godere dell’afflusso di aria più fresca atlantica, legate all'ennesima perturbazione sull’Inghilterra in movimento verso est, la quale già dai primi giorni della nuova settimana inizierà ad infiltrarsi sul Paese italico.

Evoluzione

Il prossimo passaggio caldo non durerà a lungo: si configura per lo più come un semplice, ma robusto, richiamo pre-frontale. In parole povere, l'azione delle correnti sahariane sarà breve e già da lunedì o martedì le correnti più fresche atlantiche riporteranno le temperature nelle medie del periodo con instabilità pomeridiana sui principali rilievi. Dall’analisi dell’ultima emissione dei modelli previsionali non è ancora chiaro se l’aria più fresca interesserà anche il Sud Italia, o se la bolla africana resterà del tutto indisturbata sul Basso Mediterraneo. In ogni caso, non è atteso un nuovo vero break estivo, ma un ritorno alle condizioni tipiche degli anni passati.

Tendenza

I giorni che introdurranno il fine settimana vedranno un consolidamento della stabilità con l’arrivo di masse d'aria via via più calde. Cieli sereni o poco nuvolosi si alterneranno a locali temporali, per lo più ad evoluzione diurna, sulla cerchia alpina.

Il rialzo termico proseguirà nelle giornate successive, tant'è che sabato sono attesi 40 gradi nelle zone interne della Sardegna e localmente oltre nella giornata di domenica sulle pianure interne pugliesi, Basilicata e isole maggiori. L'afa sui litorali e in Val Padana incentiverà le sensazioni di disagio ed innalzerà le temperature percepite.

Secondo gli ultimi 'run' dei modelli previsionali aumentano le probabilità di una maggiore permanenza dell’anticiclone africano, mentre scendono quelle di una sostanziale rinfrescata atlantica.