La terza ondata di caldo africano ha appena lasciato la Penisola e subito si prepara una nuova "riscaldata" che introdurrà il fine settimana. Nulla di eccezionale, ma localmente le temperature potrebbero oltrepassare di qualche grado le medie del periodo. Si tratterà per lo più di un fenomeno prefrontale in attesa della prima pausa nord-atlantica che colpirà l'Italia durante il weekend. I meteorologi non escludono che possa essere il principio di un vero cambio circolatorio, che avrebbe ripercussioni anche nelle settimane successive.

Il punto

Nel corso delle ultime ore è proseguita l'azione dell'alta pressione delle Azzorre, che grazie ai geopotenziali di tutto rispetto, ha determinato un quadro meteorologico prettamente stabile su tutta l'Europa meridionale. Non è mancato comunque qualche locale annuvolamento sui settori alpini, così come tra Sicilia settentrionale e bassa Calabria tirrenica, quest'ultime ancora sotto l’influenza di una residua ventilazione settentrionale in grado di raggiungere ancora i 50 km/h sul Salento.

Dal punto di vista termico le minime sono scese localmente sotto le medie del periodo al Nord e in Sardegna toccando i 14°C ad Alghero, Arezzo e Forlì, 15°C a Piacenza, Udine e Cuneo, 16°C a Parma e Rimini, mentre al Sud non sono scese sotto i 25°C a Messina, Reggio Calabria, Termoli e Brindisi.

Analisi

Il 2012 sta proponendo una delle estati più calde da molti anni a questa parte, anche se come già accennato la scorsa settimana, non è minimamente confrontabile con il mostruoso 2003. Da metà giugno ad oggi la Penisola è stata vittima di ben tre diverse "invasioni" africane, che hanno mantenuto le temperature costantemente oltre alle medie del periodo.

Le cause sono principalmente due: la prima riguarda una configurazione barica bloccata, con il flusso perturbato atlantico sempre oltre alpe e l'anticiclone africano barricato in Mediterraneo; in secondo piano vi è invece un diverso assetto delle circolazioni globali, che negli ultimi anni ha spinto ripetutamente l'anticiclone africano verso l'Europa.

La vera anomalia di questa estate è stata però la totale mancanza dei break perturbati. In altre parole è mancata l’azione del flusso instabile nord-atlantico, in grado di portare i classici temporali “allevia-afa” e una sensibile rinfrescata sul Paese.

Il cambio circolatorio e l'Alta delle Azzorre

L'anticiclone delle Azzorre è il precursore del bel tempo di questi giorni sulle regioni italiane. Dopo aver latitato per mesi, ha preso il posto della temibile alta pressione africana. Le temperature, sotto correnti settentrionali, si sono finalmente attestate sulle medie del periodo. L'importanza di questa figura barica significa - per l’Italia - la totale assenza delle principali condizioni che hanno portato il caldo africano nel cuore del Mediterraneo.

Il primo break stagionale

Nel weekend giungerà un nucleo piuttosto fresco, che innescherà un consistente peggioramento del tempo. Prenderà piede dalle estreme regioni settentrionali per poi scivolare gradualmente anche al centro-sud, quando l’alta pressione si spingerà sull'Europa centrale isolando una struttura ciclonica sui mari tra Italia e Spagna.

Non è escluso che possa aprirsi un periodo maggiormente dinamico. Dalla recente analisi stagionale, emergeva una tendenza pluviometrica per il mese d’agosto sensibilmente superiore alla norma. Le proiezioni modellistiche a lungo termine sembrano essere concordi a tale ipotesi, proponendo un assetto barico piuttosto statico, con l'anticiclone delle Azzorre che convoglierà impulsi artici freschi verso sud. Il Mediterraneo, stante agli aggiornamenti odierni, rappresenta spesso l'obbiettivo finale.

Evoluzione meteo

Il bel tempo accompagnerà le Regioni centro meridionali fino al weekend. Le temperature registreranno rialzi superando localmente i 35°C, con punte di 37-38°C al Sud. Il Nord sarà invece raggiunto nella giornata di sabato da spifferi instabili che produrranno nuovi temporali dalle Alpi in espansione alle pianure adiacenti.

Nella giornata di domenica, con l'arrivo del nucleo freddo, si assisterà ad un più marcato peggioramento che raggiungerà le restanti Regioni.

La nuova settimana aprirà all’insegna dell'alta pressione e con essa condizioni di prevalente stabilità. Tuttavia, grazie all’azzorriano, l’andamento potrebbe rivelarsi maggiormente dinamico, anche per i nuovi tentativi di affondo artici verso l’Europa.

Conclusione

L'estate sembra aver assunto il suo vero volto mediterraneo ed i modelli previsionali odierni confermano una maggiore dinamicità nella seconda metà stagionale.