"Qualsiasi realtà si riconosca in quello che chiamiamo il "front office del territorio", non può che esprimere soddisfazione per l'approvazione, in Commissione Ambiente del Senato, di una risoluzione contro il consumo indiscriminato del suolo".

Ad affermarlo è Massimo Gargano, presidente dell'Anbi, l'Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni, che da tempo denuncia come proprio la continua urbanizzazione e l'abbandono dei terreni agricoli siano le principali cause del dissesto idrogeologico del Paese.

"L'inopinato consumo di suolo, spesso frutto solo di scelte speculative se non addirittura conseguenza di abusivismo edilizio – prosegue Gargano - sta pregiudicando il futuro ambientale dell'Italia, andando a ledere anche una delle principali leve per il nostro rilancio economico. Secondo i dati di Legambiente, il consumo di suolo medio quotidiano è pari a circa 137 ettari, vale a dire 193 campi da calcio; in un anno tale dato raggiunge circa 50.000 ettari, vale a dire che in poco più di due anni si perde una superficie pari alla città di Roma.

E' quanto mai opportuno, quindi, dare vita ad un organismo incaricato di raccogliere e diffondere dati su tale fenomeno, coinvolgendo l'iniziativa pubblica in un compito oggi demandato solo a private, seppur lodevoli iniziative e campagne di sensibilizzazione".