"Dopo la pausa estiva, il 'tavolo innovazione verde' dei giovani agricoltori veneti raccoglierà idee, creatività, visione strategica e necessità per lo sviluppo dell'agricoltura degli under 40. Saranno loro i protagonisti della creazione della nuova Politica europea della nostra regione, che daranno respiro al cuore pulsante del Veneto agricolo: le giovani generazioni e il loro apporto innovativo, che significa sviluppo".

Questo il commento dell'assessore all'agricoltura del Veneto Franco Manzato intervenuto alla presentazione del rapporto 2012 sull'agroindustria e agricoltura del Nord Est a Legnaro (Pd), alla presenza di Carlo Crosara, direttore generale di FriulAdria Credit Agricole e Silvia Oliva, segretario alla Ricerca della Fondazione Nord Est.

"Innovazione non significa solamente miglioramenti dei processi di produzione o logistici, ma soprattutto sviluppo di prodotto, orientamento della produzione al mercato e alla domanda - ha continuato Manzato -. In questo panorama la ricerca e la visione strategica fresca tipica dei giovani è focale per garantire l'efficienza del sistema".

Il Veneto ha creato nell'ultimo triennio circa 1500 nuovi giovani imprenditori agricoli, grazie al Programma di sviluppo rurale. E' stato dato il via a una riforma, della quale alcune tappe sono in corso di realizzazione, con l'obiettivo di spostare più risorse pubbliche sugli investimenti e rendere sempre più efficiente il sistema agricolo veneto. "Abbiamo avviato la riorganizzazione di Veneto Agricoltura (risparmio 1,8 milioni), l'ampliamento dell'attività di Avepa al Friuli Venezia Giulia, chiuso gli ispettorati agricoli e aperto gli sportelli unici (risparmio 1,8 milioni anno). A ciò si aggiunge la semplificazione delle procedure burocratiche e il reperimento di ulteriori finanziamenti tramite la Cassa depositi e prestiti e l'accordo con Ismea".

"Lo scopo è sempre lo stesso: cioè rendere più competitive le aziende agricole nei prossimi anni. Dal 2014 prenderà avvio la nuova Politica agricola comune e questo – ha concluso Manzato – richiede agli imprenditori un'analisi aziendale strategica, mentre la Regione deve assumere iniziative che accompagnino ciò questo processo ormai alle porte".