"La situazione del territorio italiano è molto preoccupante: 1 milione di edifici, tra cui 531 ospedali e 6.000 scuole, sono ubicati in aree a rischio idrogeologico": lo ricorda Anna Maria Martuccelli, direttore generale Anbi, Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni, a Milano in occasione del convegno 'Difesa del suolo-irrigazione-territorio-ambiente-paesaggio'. "In questo scenario – prosegue Martuccelli – accogliamo con soddisfazione gli impegni assunti dalla Regione Lombardia per rafforzare l'azione dei consorzi bonifica nel campo della difesa del suolo; la sicurezza del territorio è ormai questione prioritaria per qualsiasi ipotesi di ripresa per la crescita economica del Paese.

La tutela idrogeologica va tuttavia inquadrata in ambito europeo, dove le direttive sulle acque e sul rischio alluvione valorizzano i consorzi di bonifica sia come azione che come istituzione, essendo fondati sul principio della partecipazione degli utenti e operando in ambiti territoriali delimitati; oltre a ciò, gli enti di bonifica hanno dimostrato grande capacità di adattarsi alle esigenze di un territorio in costante trasformazione, facendo oggi della loro multifunzionalità, un tratto distintivo.

Ad evidenziare ruolo e funzioni dei consorzi di bonifica in Italia è importante evidenziare che la bonifica è finora l'unico settore dove è vigente un protocollo d'intesa Stato-Regioni, nell'ambito delle materie di competenza 'concorrente'. Vanno infine segnalati, come concreta applicazione di federalismo cooperativo, le centinaia di accordi in essere fra consorzi di bonifica ed enti territoriali, ora sanciti dall'Accordo di Programma nazionale Anbi-Anci".