L'alta pressione si sta consolidando sull'Europa occidentale e settentrionale, ma avrà non poche a imporsi anche sull'Italia, a causa dei continui spifferi d'aria fresca in arrivo da est.

Gli ultimi giorni della settimana saranno caratterizzati dall'avvicinamento del vortice depressionario, in moto retrogrado, dall'Europa Nord-Orientale. L’analisi dei modelli previsionali ridimensionano gli effetti sulla Penisola italiana ed il quadro meteo del weekend potrebbe non essere cosi male, anche se compromesso da un’instabilità pomeridiana associata a frequenti temporali su molte regioni.

Il punto della situazione

L’affondo della perturbazione artica ha lasciato un'impronta importante sull’andamento climatico della parte centrale di maggio, con sensibili anomalie negative tra i versanti orientali italiani ed il comparto balcanico. Un pesante capovolgimento rispetto alla prima decade mensile, che era stata dominata da temperature ben più gradevoli.
Valori termici al di sotto della norma fino a 4-5 gradi sono stati registrati sulle aree danubiane, parte dei Balcani e parte dei versanti adriatici dell'Italia. Situazione ben diversa invece sulla Penisola Iberica e sull’Est europeo, ove il caldo è stato persino eccezionale su molte aree di Spagna, Portogallo e Russia

Le precipitazioni sono state particolarmente abbondanti nelle aree dove si era maggiormente inserito il nucleo artico, che aveva causato notevole instabilità durante tutta la settimana, con punte locali tra Serbia, Bulgaria e Romania anche superiori ai 100 millimetri. Sull'Italia le precipitazioni più importanti hanno coinvolto il Trentino Alto Adige e le zone alpine in genere, ove la neve è ricomparsa a quote davvero basse per il periodo.

Analisi

L’alta pressione sulla Scandinavia sarà l’elemento fondamentale dei prossimi giorni sullo scacchiere europeo. L'Italia si troverà solo ai margini del bel tempo e solo in una primissima fase le regioni del Nord e del Centro beneficeranno in parte degli effetti della stabilità. Una tale configurazione non porta però quasi mai scenari di stasi duraturi per la Penisola.

La depressione artica transitata sul cuore del Mediterraneo, in isolamento sul Mar Nero, tenderà gradualmente ad assorbirsi, ma nel weekend sono comunque attese nuove infiltrazioni d'aria fredda da nord-est, incentivate dal vasto anticiclone Nord europeo.
Dato il contesto, non sarà difficile il verificarsi di un indebolimento della già fragile presenza anticiclonica sull'Italia. Non sono però previste, al momento, le condizioni per un coinvolgimento più diretto del Mediterraneo dal nucleo d'aria fresca, che potrebbe fermarsi tra i Balcani e l'Adriatico, così da ridurre le potenzialità instabili sul Paese.
Nuovo calo termico, l’estate sembra ancora lontana. Si aprirà una lenta fase di risanamento destinata a durare almeno fino al termine del mese. Al momento sono escluse forti inversioni meteo sull’instabilità, anche se le correnti fresche in arrivo dai quadranti nord-orientali abbasseranno le temperature dopo il temporaneo aumento, in particolare al Nord Italia.

Evoluzione

I prossimi giorni trascorreranno sulla falsa riga dei precedenti, ovvero sotto l’influenza della tipica variabilità primaverile. Ampi spazi di sereno apriranno e chiuderanno le giornate, mentre durante le ore diurne si svilupperanno annuvolamenti cumuliformi in particolare a ridosso dei rilievi, ove si assoceranno ai tipici rovesci e temporali, che localmente potrebbero sconfinare nelle zone pianeggianti limitrofe.

Questa variabilità sarà causata dalla circolazione d'aria fresca e instabile in arrivo dall'Europa orientale e andrà ad impattare sull'anticiclone nel cuore del Mediterraneo. Grazie ai venti dai quadranti nord orientali si avrà un clima decisamente gradevole senza eccessi di caldo, sensibilmente più fresco lungo i litorali adriatici.

Tendenza

Oggi le condizioni tenderanno a migliorare percettibilmente, i cieli diverranno parzialmente o poco nuvolosi. Non mancheranno comunque annuvolamenti ad evoluzione diurna a ridosso delle Alpi e lungo la dorsale appenninica, ove potrebbero verificarsi dei piovaschi o dei temporali. Un generale rialzo delle temperature aprirà una breve fase gradevole, in particolare sulla Pianura Padana e nelle valli alpine a causa dei venti di ricaduta, localmente si potrebbero superare i 30°C.

Il quadro ci accompagnerà fino alle porte del weekend, quando aria più fresca dal Nord Europa introdurrà una flessione delle temperature sulle regioni centro settentrionali, mentre al Sud e nelle Isole si potrebbe avere un temporaneo aumento. E’ atteso un aumento della nuvolosità con nuove precipitazioni a carattere temporalesco che potrebbero interessare sia i rilievi che le zone di pianura.

Questo scenario dovrebbero accompagnarci fino ai primi di giugno, quando l'anticiclone africano potrà prendere il sopravvento dando luogo ad un generale e consistente miglioramento.

Conclusioni

Un mese che non finisce di stupire: dopo il freddo è stata la volta delle piogge, a tratti molto abbondanti al Nord, in Sardegna ed alcune zone del Centro Italia. L'estate sembra ancora molto lontana; l'evoluzione si mostrerà più chiara a partire dalla prossima settimana.