Un successo sopra ogni aspettativa per la missione commerciale organizzata da Cso, Centro servizi ortofrutticoli, in questi giorni in Brasile. Vi hanno partecipato imprese di produzione come Naturitalia, Alegra, Frutta C2, Gruppo Mazzoni insieme a imprese della filiera da poco confluite in Cso come Unitec, Tr Turoni e Graziani.
"Il sistema ortofrutticolo italiano - dichiara Paolo Bruni presidente di Cso - ha un enorme bisogno di internazionalizzarsi, perché la competizione sempre più globale e i grandi volumi di offerta made in Italy non possono che trovare posto verso nuovi mercati in grado di recepire e apprezzare le nostre produzioni di qualità, tecnologie e packaging. Il nuovo modello di Cso - conclude il numero uno del Centro – è uno strumento innovativo e strategico per promuovere il meglio dell'ortofrutta italiana". E la missione in Brasile è stata un'opportunità per il sistema Italia che è potuto entrare in contatto con operatori, istituzioni e buyers molto interessanti per allacciare rapporti commerciali.
"I nostri obiettivi - dichiara Federico Milanese, responsabile filiera e internazionalizzazione di Cso - sono stati raggiunti. Abbiamo incontrato i vertici di Wall Mart, di Carrefour e di Paolo De Acucar, con soddisfazione per le potenzialità offerte dal mercato brasiliano. Molto interesse - continua Milanese - anche per la nostra tecnologia all'avanguardia nel mondo, rimarcato anche in occasione della visita a Curitiba dove è in fase di riorganizzazione il Ceasa, mercato ortofrutticolo cittadino, e dove gli operatori della filiera intravedono grandi opportunità di export di tecnologia per l'ortofrutta made in Italy".
L'export ortofrutticolo italiano in Brasile è in continua crescita e rappresenta una grande potenzialità soprattutto per la frutta invernale.
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