Una possente quanto veloce fiammata Africana invaderà l'Italia, innescando temperature tipiche per il mese di giugno con valori intorno ai +30°C nel fine settimana. Un vero assaggio dal sapore del tutto estivo, ma data l’elevata dinamicità atmosferica, le depressioni atlantiche non staranno troppo fuori dai giochi e già nei primi giorni di maggio ritorneranno sulla penisola italiana.
Il punto della situazione
Inizio di settimana piuttosto instabile grazie alla perturbazione 'Olga', responsabile di piogge e nevicate anche abbondanti in particolare sulle aree nord occidentali. La neve è difatti tornata a imbiancare l’Arco alpino dai 1000 – 1100 metri, con accumuli di 30 – 40 cm a 1500 metri e oltre 50 cm a 1700 metri di quota. Dal punto di vista precipitativo sono state misurate punte di 80 mm sull'Appennino genovese, in quantità gradualmente decrescenti spostandosi verso est, fino a raggiungere il Triveneto e l'alta Toscana (con 30 - 35 mm in Garfagnana).
Minime sotto i 10°C al nord, nonostante i cieli prevalentemente coperti.
Analisi barica
Dopo un mese all'insegna del maltempo di matrice nord-atlantica, ora si avvicina all'Italia una rimonta africana piuttosto aggressiva. Niente di anormale, aprile si conferma uno dei periodi più dinamici per eccellenza, è pertanto consueto passare dalle perturbazioni fresche atlantiche a sorsi simil-estivi a stampo africano.
L'ultimo vortice ciclonico atlantico è stato significativo, non solo dal punto di vista precipitativo, ma perché ha chiuso un lungo periodo di piogge, che tra alti e bassi, hanno interessato la Penisola dall'inizio del mese. E’ bene sottolineare che non vi sarà un vero e proprio cambio circolatorio, ma il corridoio Atlantico cambierà semplicemente ubicazione, coinvolgendo per il momento solo la Penisola Iberica.
L’imminente assaggio estivo sarà concesso da alcune modifiche bariche indotte da un diverso assetto delle basse ed alte pressioni tra il Canada e l'Atlantico.
Un affondo ciclonico sul Canada innescherà un richiamo alto pressorio verso la Groenlandia e una seconda saccatura tenderà ad affondare sulla Spagna incentivando una risposta anticiclonica, d’origine subtropicale, proprio sull'Italia.
Il flusso d’aria calda proveniente dal nord Africa innalzerà sensibilmente le temperature; si tratterà di un aumento percepibile sull’intera penisola. In molte aree verranno registrati aumenti anche di 10 gradi rispetto alla norma del periodo, questo significa che in alcune città si avranno valori prossimi ai 30°C.
Il forte contrasto termico con masse d’aria diametralmente opposte – scorrimento dell'aria calda al di sopra di un mare relativamente freddo – innescherà condizioni favorevoli per la formazione di nubi basse o al più nebbie marittime. Questo fenomeno potrebbe, in alcune località, tamponare il netto rialzo delle temperature.
Evoluzione meteorologica
Analizzando con interesse i modelli previsionali nel medio periodo, viene confermato negli ultimi run un graduale ritorno, per i primi giorni di Maggio, a condizioni tipicamente primaverili con marcata instabilità diurna. Infatti già dal primo del mese, l’anticiclone mostrerà segni di cedimento, in estensione dalle regione settentrionali a tutto il territorio.
La causa del cedimento anticiclonico viene caratterizzata dall’azione erosiva dal vortice ciclonico sulla Penisola Iberica, in lento movimento verso est. Dopo tale evento, non è escluso possa riaprirsi un corridoio perturbato Atlantico, idoneo ad apportare nuove basse pressione sul bacione del Mediterraneo.
Tendenza
Dopo gli ultimi refoli instabili che hanno causato un peggioramento associato a forti temporali e copiose nevicate sui rilievi alpini, già nella giornata odierna si assaporeranno i primi flussi estivi dell'alta pressione, che porrà fine in via del tutto definitiva alle precipitazioni. Il bel tempo introdurrà un periodo stabile sino al 1 maggio, con temperature in forte rialzo fino a raggiungere valori tipicamente inusuali.
Come già accennato nella prima settimana di maggio verrà eroso il campo anticiclonico e la causa sarà lo spostamento verso est della saccatura Iberica. Le temperature torneranno nuovamente in linea con le medie del periodo e l'instabilità potrebbe associarsi a violente manifestazioni temporalesche.
Una palude barica tra l’oceano ed il bacino del Mediterraneo potrebbe riportare gradualmente le perturbazioni atlantiche alle latitudini italiane, seppur in tono decisamente più moderato rispetto al mese di aprile.
In definitiva ci attende una fase meteo estremamente vivace che in un primo momento ci farà assaporare il primo vero anticipo estivo e successivamente ci riporterà in piena primavera, con la sua instabilità tipica. Alle porte dell’ultimo mese primaverile l’estate ha già compiuto le prime mosse sullo scacchiere europeo, un bene o un male? Scopriamolo nel prossimo editoriale.