L’ultima analisi dei modelli previsionali indica un ritorno delle piogge causate dalle perturbazioni atlantiche, la prima delle quali ha già colpito marginalmente le regioni settentrionali; nei prossimi giorni lo scenario diverrà più ciclonico e instabile. Tra oggi e domani, infatti, un fronte nuvoloso più organizzato porterà piogge diffuse, una soluzione - almeno temporanea - alla siccità che ha colpito l'Italia nelle ultime settimane.

Attesi quindi fenomeni spesso in forma di rovescio o temporale, con nevicate sul’arco alpino oltre i 1800 metri di quota, in sensibile calo a Pasqua per l'arrivo d'aria più fredda dal nord Europa.

Il punto della situazione

Instabilità primaverile: anche se non si tratta di vere e proprie perturbazioni, il cambio circolatorio europeo ha permesso, grazie alle sue modifiche sostanziali, l’innesco negli ultimi giorni di numerosi e forti temporali tra Portogallo, Spagna e Francia sud-orientale.

Molte nuvole, ma poche piogge anche sull’Italia settentrionale e Toscana, solo foschie e schiarite al Centro-Sud. Nel corso delle ultime ore il tempo sulla Penisola è stato condizionato dalla presenza di correnti umide sud-occidentali dal Mediterraneo, legate ad una vasta area depressionaria collocata sulla Penisola iberica ed alimentata da aria più fresca in arrivo dal Nord Europa. Il flusso sud-occidentale ha richiamato aria molto umida, favorendo una copertura nuvolosa estesa sulla regioni settentrionali e sulla Toscana, associata a deboli piovaschi irregolari, foschie e qualche banco di nebbia sulla Romagna.
La nuvolosità si è addensata maggiormente a ridosso delle zone alpine, prealpine e sul Friuli, dove si sono registrati i maggiori accumuli: punte di 10 mm a Varese, 15 mm a Monfalcone (Go) e 18 mm in provincia di Pordenone.
Schiarite e foschie al Centro-Sud. Maggiori schiarite hanno interessato invece le regioni centro-meridionali, dove i cieli sono risultati poco o parzialmente nuvolosi, spesso associati a foschie e qualche velatura di passaggio. Da segnalare tuttavia il transito di nuclei temporaleschi sul Mar Ionio, che hanno marginalmente coinvolto il crotonese e le coste salentine meridionali. Dal punto di vista termico sono stati registrati valori minimi in linea con le medie del periodo con estremi di 8° a Piacenza, Arezzo e Pescara, 9° a Firenze; punte di 16° a Capri e Lamezia Terme, 15° a Messina.

Focus dai modelli previsionali

Alta pressione finalmente spodestata in pieno oceano Atlantico. L’assetto barico attuale è governato da un nucleo ciclonico esteso dalla Scandinavia verso la penisola Iberica: questa configurazione innesca umide correnti sud-occidentali verso l'Italia, responsabili della fase a tratti piovosa in queste ore, in particolare al Nord. Si tratta in ogni caso di precipitazioni preziose, ma già da domani la perturbazione sulla Spagna perderà vigore determinando un progressivo e generale miglioramento.

Nuove correnti fredde ed instabili arriveranno dalla Scandinavia nel week-end, puntando direttamente verso l'Italia. Queste, scivolando sul bacino del Mediterraneo, scaveranno una figura depressionaria che riporterà piogge in veloce propagazione da nord verso sud.

A salvare in parte le vacanze pasquali sarà una rimonta anticiclonica da ovest, che smorzerà rapidamente gli effetti della perturbazione, il cui nucleo più incisivo dovrebbe restare relegato sul comparto balcanico. I vacanzieri dovranno dunque aspettarsi una spiccata variabilità, con nubi che si alterneranno ad ampi spazi sereni.

Il rapido passaggio della saccatura dovrebbe inoltre garantire temperature in linea con li periodo per tutto il ponte festivo. L'aria fredda resterà relegata quindi sui settori europei centro-orientali e zone balcaniche. Sfumata quindi la ricaduta invernale intravista da alcune analisi modellistiche previsionali, che avrebbe potuto portare neve fino a quote localmente basse.

Questi momenti di grande variabilità apriranno la strada ad un corridoio instabile dall’Atlantico alla Penisola italiana. Infatti il parziale ritorno dell'anticiclone è in realtà solo un break, in attesa della nuova fase meteo più dinamica ed imprevedibile, ma normale per questo il periodo.

Evoluzione

Pasqua fresca: durante il weekend arriverà aria fredda di origine artica. Anche se le temperature registreranno un significativo calo, non ci sarà un vero e proprio colpo di coda invernale, tanto più che seguirà un netto miglioramento meteo.
Come già accennato la rimonta anticiclonica - che peraltro favorirà una Pasquetta prevalentemente soleggiata in tutta Italia – si rivelerà temporanea, tesi consolidata dai modelli, che indicano un'intensificazione della circolazione atlantica. Le perturbazioni inizieranno a scorrere più a sud, raggiungendo la parte centro occidentale del continente. Anche le Regioni centro settentrionali risentiranno di un tempo decisamente variabile, con piogge e nevicate sui rilievi alpini.
Non è ancora purtroppo chiara l’esatta intensità del maltempo. Va evidenziato peraltro che una più ampia area ciclonica potrebbe riuscire ad entrare nel cuore del Mediterraneo, fondendosi successivamente con l'aria più fredda di origine artica presente sull'Europa orientale. Tutto questo dipenderà dal campo anticiclonico delle Azzorre che, pur rimanendo ad occidente, può elevarsi maggiormente sui meridiani attivando un conseguente innalzamento del corridoio perturbato.

Tendenza fino a metà mese

Il fine settimana, e quindi anche la Pasqua, chiuderà i battenti all'insegna dell'instabilità. Le precipitazioni saranno più vivaci al Centro Nord, ma non appena i venti ruoteranno dai quadranti nord orientali si assisterà ad un temporaneo spostamento dei fenomeni al Meridione. Il trasferimento coinciderà proprio con la giornata di Pasquetta, ove viene confermato un significativo calo termico, in particolare al Sud laddove verrà a mancare l'apporto caldo umido dei venti Sciroccali.

In seguito, dopo un temporaneo miglioramento, torneranno le perturbazioni atlantiche. Gli effetti saranno dapprima percepibili al Centro Nord, con un successivo coinvolgimento dell'intera Penisola per l’arrivo di un profondo nucleo ciclonico.
Le proiezioni sul lungo termine indicano la persistenza di un tipo di tempo variabile, con altre occasioni per piogge e temporali su molte delle Regioni italiane.

Conclusioni

La conclusione del lungo periodo della 'Nina' modificherà la circolazione atmosferica, sbloccando una situazione di staticità. Al momento è ipotizzabile un quadro meteorologico orientato verso le perturbazioni atlantiche.