Il ministro delle Politiche agricole Mario Catania ha avuto ieri, a margine del Consiglio dei ministri dell'Unione europea, un incontro con il commissario all'Agricoltura Dacian Ciolos dedicato all'ortofrutta e più in generale agli strumenti per affrontare le crisi di mercato. All'incontro hanno partecipato anche i suoi omologhi di Spagna, Francia, Grecia e Portogallo. 

Prima della riunione, il ministro ha detto ad Ansa ed Agi, che i cinque Paesi avrebbero presentato a Ciolos un documento molto articolato su questi temi. 

"Alcuni punti - ha spiegato - riguardano la normativa legata alla decisione del Consiglio Ue nel quadro della riforma della Pac; altri invece, sono più immediati in quanto possono essere già affrontati con la regolamentazione della Commissione europea. L'Italia - ha continuato il ministro - chiede che Ciolos faccia i suoi passi e avvii la procedura per modificare il Regolamento della Commissione europea accogliendo le richieste dei Paesi produttori europei. Tra queste - precisa Catania - c'è il livello dei prezzi di ritiro previsti dal Regolamento, che deve essere adeguato per tutti i prodotti, rapportandolo ai costi effettivi di produzione. Ma c'è anche le quantità di prodotto ritirabili dalle organizzazioni dei produttori, che devono essere aumentate, altrimenti l'operazione che si fa sul mercato non ha efficacia. Queste modifiche - ha concluso Catania - riguardano la Commissione e chiediamo che si facciano subito".

Bruni: 'Lavoriamo per una Pac sempre più libera da vincoli burocratici'

In occasione dell'incontro con la presidenza di turno dell'Ue, a margine della sessione del Consiglio dei ministri agricoli, il presidente di Cogeca Paolo Bruni ha ribadito al ministro danese Mette Gjerskov alcune priorità condivise da agricoltori e cooperative europee nell'ambito della riforma della Pac. 

"E' assolutamente indispensabile - ha affermato Bruni - assicurare anche in futuro alla Pac un'adeguata dotazione finanziaria e allo stesso tempo rendere il comparto agroalimentare più dinamico e innovativo, liberandolo dai troppi oneri amministrativi cui oggi è soggetto".