L’Europa occidentale è attualmente sede di un’alta pressione piuttosto vasta che abbraccia anche l’Italia, dove fino al week end non verranno proposte particolari novità. Tuttavia, una blanda perturbazione atlantica porterà qualche disturbo durante il fine settimana al Nord. Non sono però attese strutture cicloniche intense e organizzate, ma solo un temporaneo lieve peggioramento, che porterà un respiro di sollievo tra sabato e domenica sulle zone più esposte alle correnti sud-occidentali, quindi Liguria, alta Toscana, Prealpi e pedemontane.

Il punto della situazione

I primi giorni della settimana sono stati caratterizzati da condizioni di tempo stabile su buona parte della Penisola, anche se i cieli in alcuni casi hanno visto annuvolamenti a tratti densi. Sulle regioni meridionali, infatti, un residuo flusso settentrionale ha favorito nubi irregolari sulle zone interne di Puglia, Lucania e Campania, talvolta ancora presenti, ma a carattere per lo più sterile. Sul resto d’Italia, un graduale rinforzo dei geopotenziali, ha mantenuto i cieli generalmente sereni seppur con foschie o deboli addensamenti in veloce dissolvimento nelle ore più calde.

Temperature minime vicine allo zero sulle conche interne del centro-nord e sul basso Adriatico, registrato 1°C ad Arezzo, 2°C a Piacenza, 3°C a Ferrara, Lecce e Bolzano. Agli estremi opposti i settori tirrenici meridionali e la Sardegna, con 11°C a Capri e Capo Caccia.

Massime di tutto rispetto: raggiunti valori tipicamente primaverili con punte di 24°C a Bolzano, 21°C a Firenze, 20°C a Verona e Bologna, 19°C a Pisa, Arezzo, Torino, Perugia, Grosseto e Capo Bellavista. Relativamente fresco il versante Adriatico e le Ioniche, con valori inferiori ai 15-16°C.

Analisi

La primavera 2012 sembra proprio seguire la falsariga del 2011. Non sarebbe una sorpresa se la stagione appena iniziata (dal punto di vista meteorologico) avesse le stesse caratteristiche di quella dello scorso anno, ovvero decisamente mite.

I campi anticiclonici hanno infatti trovato terreno fertile sul comparto euro-mediterraneo e così probabilmente perdurerà anche per le prossime settimane. Dopo una lieve flessione alla fine della seconda decade mensile, è attesa in una nuova fase di dominio dell’alta pressione sull'Europa centro-meridionale per la parte finale del mese.

Occorre rammentare che il pianeta sta percorrendo il periodo della Niña (un raffreddamento delle acque del Pacifico), seppure in fase calante, ed è in grado d’influire in maniera massiccia sul nostro emisfero. A marcare questo fenomeno su larga scala è sicuramente il vortice polare, che avendo riacquistato la sua compattezza, non lascia spazio a nuovi affondi ciclonici (basse pressioni) sull’areale del Mediterraneo.

Spazio all’alta pressione. Il Paese è quindi dinnanzi ad un periodo dominato dal bel tempo, dopo aver stazionato sull'Europa occidentale, interessando le regioni settentrionali, la struttura sta per espandersi - temporaneamente - nel cuore del Mediterraneo. Uno spostamento favorito dalla spinta delle perturbazioni Atlantiche sulla Francia.

Evoluzione

Le temperature subiranno un ulteriore rialzo al centro sud e nelle Isole. E' attesa inoltre, nei prossimi giorni, una risalita d'aria caldo-umida dal nord Africa, la quale accentuerà le condizioni climatiche già tardo primaverili. Si arriverà a toccare valori termici superiori alla norma di 5-6 gradi, con punte fino a 7-8 gradi in alcune località della Sardegna.

Buone notizie per l’Italia settentrionale. Grazie alla perturbazione Atlantica sulla Francia, le regioni del nord potranno usufruire di modeste infiltrazioni umide e instabili, che già dal weekend riusciranno ad innescare un sensibile peggioramento, che porterà piogge in pianura e nevicate lungo l'arco alpino oltre i 1500 - 1600 metri di quota. Non si tratterà in ogni caso di un generale cambio circolatorio, infatti l'alta pressione si porterà rapidamente sull'Europa occidentale isolando definitivamente la struttura ciclonica - detta goccia fredda -.

L’elemento d’incertezza: queste figure anticicloniche non sono mai facili da comprendere. Percorrono strade spesso difficilmente prevedibili, a tal proposito i maggiori modelli previsionali si trovano in disaccordo: il modello Europeo attribuirebbe un maggior peso alla goccia fredda, che riuscirebbe a raggiungere la Sardegna, provocando un graduale peggioramento in gran parte del centro nord.

Tendenza

Il tempo resterà stabile, soleggiato e mite per diversi giorni. Poche nubi coinvolgeranno le coste tirreniche, la cui formazione è attribuibile allo scorrere delle correnti d'aria mite al di sopra di acque marine più fresche. Nel weekend si affaccerà un temporaneo cambiamento nelle regioni settentrionali, che culminerà nel peggioramento di domenica. Qualche pioggia è attesa anche in Toscana, mentre altrove proseguirà il bel tempo in un quadro climatico tardo primaverile.

Come detto in precedenza, occorre capire la reale traiettoria della goccia fredda, con l’eventuale coinvolgimento dell'Italia. Probabile una parziale influenza al nord, ove il tempo si presenterà spesso variabile e localmente uggioso. Altrove continuerà l’indiscussa azione dell'alta pressione.

Il mese di marzo si concluderà sotto pesanti anomalie termiche positive e, in molte regioni, all’insegna di un grave deficit idrico.

In conclusione

Le prospettive per un vero cambiamento ora non ci sono. L'alta pressione non vuole abbandonare la sua attuale sede, proponendo drammatici scenari siccitosi su parte dell'Europa centrale e del Mediterraneo. Da segnalare, inoltre, come le prime fiammate africane siano già alle porte italiane.