Salgono a oltre 100 milioni i danni subiti dall’agroalimentare italiano a causa del blocco della circolazione che impedisce le consegne dei prodotti deperibili come l’ortofrutta, il latte, i fiori, la carne e il pesce – fa sapere in un comunicato Coldiretti.

Al danno economico va aggiunta - sottolinea il presidente dell'associazione Marini - la perdita di credibilità con la grande distribuzione europea pronta a sostituire il prodotto Made in Italy con quello proveniente dalla Spagna o dall’Olanda”.

La situazione è critica ovunque; i principali mercati ortofrutticoli sono bloccati e gravi difficoltà interessano molte regioni, soprattutto del sud. In forte calo anche gli ordinativi dall’estero.

L'agitazione però non si ferma e Trasporto Unito, la sigla sindacale che ha indetto la protesta, dichiara di voler proseguire ma senza più forzature, tensioni e blocchi. “Chi vuole circolare circoli” ha fatto sapere il segretario dell'associazione Maurizio Longo.

 

La protesta 

In un paese dove oltre l'80% dei trasporti avviene su gomma, il pacchetto liberalizzazioni proprio non va giù. Alla base dei disordini che da qualche giorno vedono sul piede di guerra i conducenti dei Tir, ma anche, tassisti e benzinai, vi sono gli aumenti del gasolio, dei pedaggi autostradali, dell'Irpef e dell'rc auto.

Il Governo, per voce del ministro dell'interno Annamaria Cancellieri, rassicura l'Europa dichiarando di voler avviare "tutte le misure necessarie”.

In un'informativa al Senato il ministro preannuncia anche che, in caso di strascichi della protesta che possano compromettere la sicurezza della circolazione e l'incolumità delle persone, i prefetti potranno adottare misure mirate ed urgenti.

Il presidente del consiglio, si rivolge ai manifestanti invitandoli a far coesistere il diritto di sciopero con il rispetto della legalità. “Vogliamo portare a termine una riforma nella comprensione delle categorie - ha dichiarato Monti - ma facendo rispettare le leggi”.

Il paese intanto è in ginocchio; fermi gli stabilimenti Fiat, le forniture alle imprese non arrivano e il comparto agricolo piange abbondanti lacrime.

 

Il comparto agricolo

Si è scatenata una sorta di 'panico d’acquisto' - ammonisce la Confederazione italiana agricoltori –, dagli scaffali cominciano a sparire tantissimi prodotti e la speculazione la fa da padrona.

In queste ultime ore - denuncia Cia - i prezzi di ortaggi, verdure e frutta registrano aumenti anche del 200 per cento rispetto ai listini di sabato scorso.

Questo è ancora più grave - conclude - se si pensa che i pochi agricoltori che riescono a trasportare i loro prodotti stanno vendendo agli stessi prezzi di un mese fa.

Se non si ripristina al più presto la normalità – ha proseguito l'associazione -, la situazione dei produttori, non riuscendo più a stoccare i prodotti né a consegnare le merci rispettando tempi e contratti di filiera, non potrà che peggiorare”.

Gli agricoltori di Coldiretti, per richiamare l'attenzione sulle difficoltà cui l'agricoltura nazionale è sottoposta, mercoledì 25 hanno regalato nelle piazze di diverse città italiane frutta, verdura e uova a pensionati e famiglie.

Un modo – ha spiegato Massimo Gargano presidente Coldiretti Lazio - di combattere anche le speculazioni al dettaglio”.

Abbiamo assistito a situazioni inaccettabili di prevaricazione agli agricoltori e la notizia che il governo assumerà le misure necessarie giunge quanto mai opportuna” sottolinea Confagricoltura. Preoccupazione è stata espressa anche da Confeuro e Fedagri che ritiene sia sia sottovalutato il problema a partire dall’inizio della protesta cominciata in Sicilia.