Con le attuali emissioni modellistiche previsionali si scorge un ritorno di masse d'aria fredde per Natale, queste porteranno nuove nevicate a bassa quota sulle regioni adriatiche e al sud. Ma l'alta pressione è in agguato e tornerà già dai primi giorni della prossima settimana, innescando un generale rialzo delle temperature. Importanti manovre invernali, invece, si stanno organizzando per la prima decade di gennaio.

Il punto della situazione

Maltempo su Sicilia e Calabria: temporali, neve e forte vento. Nelle ultime ore l’inverno ha mostrato il suo vero volto al sud Italia, grazie anche ad un vortice ciclonico in spostamento dal basso Tirreno allo Ionio, che ha condizionato pesantemente la situazione sulla Sicilia.

Rovesci e temporali hanno imperversato per ore, registrati accumuli 180 mm nella località di San Giuseppe Jato e oltre 60 mm sul palermitano. Da segnalare inoltre punte di 40-50 mm tra trapanese, agrigentino e ragusano, mentre nevicate hanno imbiancato i rilievi dai 1200-1300 metri di quota.

Alle abbondanti precipitazioni si sono aggiunti i forti venti, registrate raffiche di 90km/h a Palermo; cancellati diversi voli verso il capoluogo siculo e interrotti i collegamenti con Lampedusa. La perturbazione annessa al vortice è poi risalita sulla Calabria, determinando piogge e nevicate abbondanti sui rilievi della Sila fin verso i 700-800 metri, con accumuli superiori ai 25 centimetri oltre i 1000 metri. Nevicate anche sotto i 500-600 metri hanno interessato le valli della Lucania meridionale, con fiocchi a Latronico e persino nell’area urbana di Cosenza.

Annuvolamenti a tratti minacciosi anche sulle restanti aree della Basilicata, della bassa Campania, della Puglia e dell’Abruzzo e del Molise, ma senza determinare fenomeni di rilievo.

Bel tempo sul resto della Penisola, con l’unica eccezione dei crinali alpini di confine, dove le tese correnti settentrionali hanno creato addensamenti da stau con associate deboli ed intermittenti nevicate. Temperature diurne relativamente miti sul nord-ovest complice i venti di caduta dai monti, con valori massimi di 13°C in Liguria e 10°C tra Piemonte e Lombardia. Restano comunque piuttosto rigidi i valori minimi, estese gelate nelle valli e in pianura Padana.

Analisi

Oggi, a pochi giorni dal Natale, ci si interroga su come sarà il tempo. Se continuerà a far freddo o se l'alta pressione penetrerà sul territorio italiano.

Da giorni, analizzando i modelli previsionali, si scorge una peggioramento di stampo invernale tra Natale e Santo Stefano. Mai come quest'anno ci sarà la possibilità di vivere un bianco Natale, ma purtroppo non per tutti. L'anticiclone invaderà infatti le regioni settentrionali, innescando un cospicuo rialzo termico, in graduale espansione da nord a sud.

L'area di bassa pressione al sud Italia continuerà a richiamare correnti d'aria fredde dai quadranti orientali. Anche nella giornata odierna i venti soffieranno con moderata intensità in gran parte del centro sud, condizionando sensibilmente il quadro nelle regioni più esposte. Su Abruzzo e Molise, ad esempio, si avranno ancora delle nevicate attorno ai 500 metri di altitudine. Residui fenomeni coinvolgeranno anche la Puglia, la Basilicata orientale, la Calabria e il nord della Sicilia, la quota neve sarà comunque relativamente bassa: dai 600 metri del Gargano, agli 800-1000 metri dei rilievi calabro - siciliani.

Al nord, così come nelle centrali tirreniche e in Sardegna, si avvertirà già l’azione incisiva dell’area anticiclonica oceanica, che garantirà stabilità ed ampi spazi di sereno. Temperature in graduale aumento. Da segnalare persistenti annuvolamenti sui confini alpini con altre nevicate e un po' di nubi basse sulla riviera ligure centro orientale.

Evoluzione

Domani il tempo sarà gradevole in tutta Italia. Le temperature registreranno un generale rialzo, lasciando spazio a valori ampiamente sopra la media durante il giorno. Nelle prime ore potrebbero però insistere un po' di nubi e qualche isolata precipitazione su Abruzzo, Molise e nel nord della Sicilia.

Il giorno della vigilia natalizia vedrà invece un importante cambio meteorologico, perché andrà ad insinuarsi una incursione d'aria fredda. Le prime regioni a risentire gli effetti saranno quelle settentrionali, ove venti sostenuti in discesa da nord innescheranno qualche annuvolamento. I più minacciosi si addosseranno sui crinali alpini di confine, con le classiche nevicate in parziale sconfinamento nei fondo valle. Non si escludono nubi in transito anche su Triveneto e Romagna, ove non sono escluse delle precipitazioni, nevose dai 800 - 1000 metri di quota.

L'aria fredda scivolerà gradualmente verso il centro Italia, causando un peggioramento entro il pomeriggio-sera su Marche, Abruzzo e Molise. In estensione nella successiva notte anche su Puglia. Qualche precipitazione potrebbe interessare i versanti orientali appenninici di Toscana, Umbria e Lazio, mentre isolate piogge si manifesteranno sulla Sardegna nord orientale e nella Sicilia occidentale.

Il Natale aprirà cosi, in tutta Italia, con una circolazione d'aria fredda, con effetti più evidenti nelle regioni adriatiche. Nevicherà a quote collinari su Marche, Abruzzo e Molise. Qualche fiocco è atteso anche sui rilievi meridionali e della Sicilia, ma a quote più elevate. Al nord e nelle regioni tirreniche, a parte i forti venti ed un clima piuttosto rigido, splenderà il sole.

Santo Stefano è previsto un graduale miglioramento anche sulle regioni segnate dal maltempo. Le residue precipitazioni del mattino, principalmente a carattere nevoso, si assorbiranno gradualmente. Nei giorni successivi, sino a Capodanno, avverrà un deciso consolidamento anticiclonico che eliminerà il freddo e favorirà un clima localmente persino troppo mite.

Tendenza

L'ultima parte dell'anno sarà cosi caratterizzata da un vasto campo anticiclonico. Bel tempo e temperature in rialzo saranno l’ingrediente principale, ma non è esclusa la possibilità che tra il 29 e il 30 dicembre possa subentrare una blanda perturbazione fredda proveniente dalla Scandinavia.

Analizzando nel lungo termine i modelli previsionali, si vede un profondo cambio circolatorio in prossimità della prima settimana del nuovo anno, questo potrebbe avviare una seconda parte invernale decisamente tosta.

In conclusione

L’inverno, tra Natale e fine anno, si concederà una pausa. Ma la stagione invernale è appena iniziata e avrà ancora molte possibilità per coprire l’Italia con abbondanti nevicate.