In questi giorni si verrà ad isolare un vortice ciclonico sul caldo Mediterraneo, una figura che abbiamo spesso denominato "goccia fredda". Questa, influenzerà il quadro meteorologico fino al weekend, soprattutto al Centro Sud. Non si tratterà di un guasto duraturo, perché l’anticiclone è già pronto alla rimonta, quindi per il vero mutamento atmosferico occorrerà attendere l’ultima decade del mese, quando è atteso un cedimento barico ben più importante che coinvolgerà l’intera Europa.
Il punto della situazione
Una figura che ha dominato senza particolari ostacoli negli ultimi due mesi e mezzo, facendo registrare in alcune zone temperature record per il periodo attuale.
Ora, dopo quasi due mesi in stagione autunnale, possiamo confermare un rientro a livello termico sulle medie del periodo, discorso diverso invece per deficit idrico che affligge ancora molte aree della Penisola.
Situazione scaturita dalla mancanza quasi totale delle grandi piogge, le ultime perturbazioni nord-atlantiche organizzate sono state quelle che hanno investito l'Italia in luglio: da allora il corridoio perturbato oceanico è stato completamente sbarrato dai promontori azzorriani o peggio ancora, africani.
Analisi dai modelli previsionali
Dalle ultime analisi emerge un cambiamento decisivo: un primo assaggio sarà infatti servito attraverso l’affondo di una “braccio perturbato” di stampo nord-atlantico. Farà perno sulle Isole Britanniche, per questo motivo si prevede un'evoluzione piuttosto rapida verso oriente, che consentirà un breve ritorno del bel tempo sull’Italia. La nuova struttura alto pressoria sarà però particolarmente debole e non costituirà una barriera solida come quella avuta nelle ultime settimane. A questo punto si aprirà una fase dominata da un campo barico assai incerto, in cui il nostro Paese non sarà dominato integralmente da una determinata figura barica.
Gli scenari meteo evolutivi, sulle carte del lungo termine, sembrano evolversi verso due teorie principali:
- GFS, il modello americano, propone la formazione di un'alta pressione sulle latitudini scandinave in grado di trasportare aria fredda sul nostro paese direttamente dalla Russia - una sorta di assaggio invernale –
- ECMWF, il modello europeo, individua un clima più mite sotto al flusso perturbato nord-atlantico, in grado di portare altre preziose piogge per il nostro paese.
Evoluzione
Siamo probabilmente sulla soglia della vera svolta stagionale, come accennato sopra dai modelli di previsione. Si può intravedere la formazione di un ciclo atlantico che ci addentrerà nella stagione autunnale.
Un imminente peggioramento è già in atto, si tratta di un'ondata di maltempo che nelle prossime ore interesserà vivacemente tutto il Nord Italia e pian piano scivolerà sulle regioni tirreniche. Le piogge più consistenti interesseranno le regioni del Veneto, del Trentino, dell'Emilia Romagna, della Liguria e l'alta Toscana. La neve farà la sua comparsa sui rilievi alpini centro orientali, ove peraltro è atteso un rapido calo della quota neve in prossimità dei 1000 metri.
Per la settimana ventura continueranno ad indugiare frequenti condizioni di variabilità sulle regioni Centro-Meridionali, ove però la probabilità di fenomeni andrà gradualmente scemando, mentre il Nord godrà già di un tempo migliore grazie al temporaneo ritorno di una struttura anticiclonica.
Finalmente l'autunno. Citazione che calza a puntino e che prende vita in modo del tutto naturale considerando gli innumerevoli ostacoli che ha dovuto superare la stagione sino ad oggi. La vera svolta è infatti attesa nel corso della prossima settimana, quando il vortice polare non sarà più cosi compatto e darà vita ad una maggiore ondulazione delle masse d'aria.
Un’area anticiclonica si potrà cosi insediare sull’Artico ed il flusso perturbato Atlantico tornerà facilmente a scorrere sul Mediterraneo.