Mancano poche ore al crollo termico generalizzato per venti freddi in arrivo da est, che costringerà l’aria calda ad arretrare velocemente verso Occidente. Sono attese nevicate sui rilievi appenninici e la formazione di un'area di bassa pressione nel bacino del Mediterraneo, porterà condizioni di maltempo al Centro Sud.

Il punto della situazione

Parentesi perturbata dai connotati quasi invernali: quella che nello scorso weekend ha portato un diffuso maltempo sulla Penisola.
La disposizione dei venti dai quadranti nord-orientali ha trasportato aria molto fresca ed instabile sull’areale europeo, ma il repentino cambiamento si è fatto sentire anche sull'Italia, determinando forti contrasti ed inevitabili situazioni perturbate. Una veloce discesa del fronte ha scatenato forti temporali su Nord Est, aree adriatiche e regioni meridionali, ovvero le aree maggiormente colpite.

La neve ha fatto la sua prima comparsa sui rilievi, in alcune zone ha temporaneamente toccato i mille metri di quota, in particolare su Trentino e Veneto.

Grazie al trasferimento del vortice perturbato più ad est, tra l'Egeo e il Mar Nero, a dettar legge oggi sul bacino del Mediterraneo è un vasto campo anticiclonico, con massimi barici puntati sui settori alpini. L’alta pressione protegge efficacemente l’area centro-meridionale europea da eventuali insidie atlantiche, costrette ad un più rapido transito sulle medio - alte latitudini.
La sua natura molto calda d’origine sub-tropicale ha favorito un generale rialzo termico, nuovi record sono stati registrati sulle aree meridionali della Penisola Iberica, ove la colonnina di mercurio ha toccato punte di 34 gradi in diverse aree dell’Andalusia!

Coinvolta anche l'Italia, in particolare le regioni del Nord-Ovest, ove negli ultimi due giorni sono stati registrati eloquenti picchi termici: in evidenza Milano Malpensa con massime di 30 gradi e Torino Caselle con picchi di 29°C. Molto elevati anche i 28 gradi di Novara, mentre restano eccezionali le temperature toccate in alcune valli alpine: ad Aosta si sono sfiorati quasi 30 gradi e a Saint Vincent raggiunti i +29°C. Si tratta di valori di 12-13 gradi oltre alla media del periodo.

Analisi

L’analisi delle ultime emissioni modellistiche previsionali evidenziano con maggiore convinzione le prime vere manovre autunnali della stagione, con la rottura dell’area anticiclonica. Una parte si isolerebbe tra Baltico e Russia, mentre l'altra resterebbe confinata sul Vicino Atlantico con parziale inclinazione a risalire verso nord.

Questo si rispecchia in un perfetto inserimento di un regime depressionario che finalmente riuscirebbe a spingersi verso la Penisola Iberica e quindi nel Mediterraneo occidentale. Arriveranno le prime vere classiche perturbazioni autunnali, ovviamente è ancora presto per definire con precisione le aree più colpite, i due maggiori modelli – americano ed europeo – differiscono ancora un po' fra loro sulle traiettorie delle perturbazioni atlantiche verso il cuore del Mediterraneo.

Evoluzione

Già dal weekend si avrà un netto calo dei geopotenziali sulla Penisola, questa situazione farà confluire aria fredda dai quadranti orientali che andrà a scavare un'area di bassa pressione sui mari meridionali. Per ora il Nord resterà fuori dai giochi, il peggioramento si concentrerà maggiormente al Sud, ma l'azione erosiva indotta dall'aria fredda si rivelerà essenziale nell'indebolire la struttura anticiclonica al punto tale da permettere le perturbazioni oceaniche d’insinuarsi sull’Europa Centrale.

Oggi assaporeremo i primi sintomi dell'imminente cambiamento. La Tramontana, fin dalle prime ore del giorno, soffierà vivace sulle valli centro occidentali Liguri e dal pomeriggio si registreranno le prime raffiche di Bora sull'alto Adriatico.

Tenderanno ad inserirsi parziali annuvolamenti, che produrranno qualche precipitazione sulle Alpi orientali e sulle montagne della Lombardia. Nubi che gradualmente raggiungeranno il Centro Sud, producendo piogge sparse anche a carattere di forte rovescio. Verso sera, quando i venti da est inizieranno ad intensificarsi, i fenomeni si accentueranno anche nelle Marche, in Abruzzo, sul Molise e in Puglia.

Venerdì arriverà il freddo, sospinto da una ventilazione dai quadranti orientali piuttosto intensa. Nel frattempo inizierà a formarsi il minimo di bassa pressione al largo della Sardegna e il tempo subirà un netto peggioramento su gran parte delle regioni Meridionali. Piogge anche intense interesseranno la Puglia, la Basilicata e la Calabria. Al Nord il quadro sarà decisamente migliore, salvo locali nubi e qualche pioggia sul Cuneese.

 

Le temperature caleranno bruscament

Il crollo termico proseguirà anche sabato, giornata durante la quale le precipitazioni continueranno ad interessare le regioni meridionali. La ventilazione sostenuta porterà un clima tardo autunnale o addirittura invernale. Valori al di sotto della norma, soprattutto le minime.

Lo stazionamento della Bassa Pressione a ridosso delle Isole favorirà qualche altra precipitazione tra Sicilia e Calabria anche nella giornata di domenica. Altrove troveremo ampi spazi di sereno, favoriti da una blanda ripresa del campo barico.

Il miglioramento coinvolgerà l'intera Penisola dai primi giorni della prossima settimana. Va sottolineato che l'indebolimento anticiclonico risulterà evidente solo tra circa 5 o 6 giorni, quando i primi spifferi umidi atlantici raggiungeranno le regioni di ponente, creando poi i presupposti per un graduale aumento della nuvolosità. Sarà il preludio ad un peggioramento di chiaro stampo autunnale, coadiuvato da correnti più miti di Libeccio.

Conclusione

Nelle prossime 48 ore passeremo dall’estate all’inverno, è ancora presto per valutarne gli effetti precipitativi sulla nostra Penisola, ma perlomeno lo si può considerare come un concreto segnale del definitivo risveglio autunnale.