Il caldo di settembre, mese che secondo i dati dell'Isac-Cnr, Istituto di Scienze dell'atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche si è classificato al secondo posto tra i più caldi dal 1800, con un'anomalia di +2.6°c rispetto alla media del periodo di riferimento (1971-2000), ha causato un anticipo di maturazione delle olive, con una diminuzione delle rese intorno al 10%, e ha reso necessario l'avvio della molitura

Lo rende noto Coldiretti facendo notare che il risultato è che è già possibile in alcune zone cominciare ad assaggiare l'olio novello, quello in vendita sino a non più di 4 mesi dall'estrazione, che si caratterizza per un gusto spiccato fruttato quasi piccante ed ha una maggiore quantità di sostanze antiossidanti polifenoliche ed a una minore acidità. 

"L'Italia - ricorda la confederazione - è il secondo produttore mondiale di olio di oliva, con circa 250 milioni di piante ed una produzione di oltre mezzo milione di tonnellate, e può contare su 40 oli extravergine d'oliva Dop/Igp. Il fatturato del settore - conclude la Coldiretti - è stimato in 2 miliardi di euro, con un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative. Il consumo nazionale è di circa 14 chili a testa".