Dopo mesi di continui record di caldo raggiunti, sta per aversi un profondo mutamento circolatorio.
Il metodo più drastico per il cambio stagionale sarà a breve servito, non saranno le dolci perturbazioni atlantiche a condurci in autunno, bensì una colata artica carica d'aria fredda.

Il punto della situazione

Il mese di ottobre appena avviato ha rivestito una pesante coltre estiva, facendo sfiorare per questi primi giorni temperature record su molte aree italiane, specie al Centro-Nord.
Spiccano in particolare i valori della Toscana, con temperature prossime al periodo di giugno-luglio: in provincia di Firenze le punte più alte in assoluto, ben 33 gradi.
Nella giornata di domenica sono state+ numerose stazioni del Veneto e Trentino a infrangere i record di temperatura per il mese: fra le varie città spicca Trieste dove si sono misurati oltre +30°C (il precedente record era stato stabilito 3 anni, di quasi tre gradi inferiore), Verona +29°C (contro i +27°C dell'ottobre '86) e Treviso +29°C (contro i +28°C dell'ottobre '56).
Il caldo non ha risparmiato neanche il Nord-Ovest, seppur con attributi più clementi, si sono battuti diversi record storici: Torino che domenica ha raggiunto i +28°C (battuto il record del '97) e Genova Sestri che ha raggiunto ben +29°C, nuovo primato che sostituisce il precedente stabilito sempre nel 1997.
Escluso dalla settimana di calore il Meridione, dove peraltro le situazioni di caldo, per via di temporanee vampate di matrice nord-africana, non sono poi così rare in questo mese.
Il quadro meteorologico rovente ha dettato legge anche oltre frontiera, una serie di record storici per il mese di ottobre sono stati battuti su quasi tutto l'Ovest Europa, soprattutto in Francia e sulle Isole Britanniche, ove sono stati raggiunti valori prossimi ai 28-29°C.

Analisi
Il conto alla rovescia è cominciato, Tra sole 24 ore si potrà assaporare il primo vero peggioramento di stampo autunnale, come già accennato, severo e brusco. Per ambientarsi gradualmente sarebbe stata più idonea una mansueta perturbazione atlantica, in grado di sradicare totalmente l'imponente Anticiclone euro-mediterraneo, mentre invece il colpo artico lo costringerà solo ad un momentaneo spostamento verso occidente, senza però indebolirlo eccessivamente.
Dopo questo duro colpo autunnale ritornerà il bel tempo.
Cieli sereni di carattere sicuramente ben diverso dai giorni precedenti, anche perché l’artico imprimerà un rapido declino dei scenari termici attuali, facendoci percepire anche più freddo del dovuto. Al suo posto avremmo preferito sicuramente un vortice ciclonico atlantico, con piogge più regolari e con una distribuzione senz'altro migliore.
Ancora per una volta toccherà alle regioni meridionali a ricevere i maggiori accumuli, mentre il Nord e le Centrali tirreniche usufruiranno delle precipitazioni soltanto nella fase pre-frontale del peggioramento.
L’avvicinamento del maltempo innescherà temporanee correnti dai quadranti meridionali, ma si tratterà solo delle prime ore della giornata di venerdì.

Evoluzione
Oggi: si osserverà un incremento della copertura nuvolosa sulle regioni Nord occidentali, ove sulle aree alpine di confine si attiveranno le prime precipitazioni, in rapida espansione alle restanti aree settentrionali dalla serata.
Domani: si entra nel vivo del peggioramento. Mentre al Nord-Ovest l'aria secca in discesa dalle Alpi spazzerà via le nubi, sul Nordest la mattinata sarà dominata da annuvolamenti a tratti minacciosi e precipitazioni sparse.
Le più intense interesseranno il Friuli Venezia Giulia e la Romagna, ma anche su queste aree si avvierà ben presto un rapido miglioramento preceduto dalla ventilazione sostenuta settentrionale. Bora e Libeccio spazzeranno l'Italia, causando un forte peggioramento anche su Toscana, Umbria e Lazio, ma le piogge - intense e in forma temporalesca -  colpiranno la regione Marche.
Il forte calo termico farà scendere fiocchi sino ai 1000 metri di quota su tutto l’arco alpino e a 1500 metri  sull'Appennino centro settentrionale. Anche il Sud verrà raggiunto dalle precipitazioni e data la circolazione sud occidentale, questa volta verranno favorite maggiormente le regioni del versante adriatico.
Tra sabato e domenica, la struttura ciclonica si isolerà sulle regioni meridionali e conseguentemente continueranno le condizioni di maltempo su queste aree. La rotazione di tale minimo favorirà venti dai quadranti orientali, facendo confluire aria piuttosto fredda in discesa dal profondo Nord. Il freddo ed il mal tempo saranno quindi gli ingredienti principali del prossimo weekend.

Conclusioni
Analizzando le ultime emissioni modellistiche previsionali, si nota un rapido ritorno del bel tempo. L’area anticiclonica che si è momentaneamente spostata tra la Penisola Iberica e l’Oceano Atlantico tornerà a portare cieli sereni e temperature miti, intendiamoci, valori consoni alle medie del periodo. Si tratterà quindi di ampi spazi soleggiati che pian piano si estenderanno alle Centrali e agli inizi della prossima settimana - complice l'ulteriore spostamento della bassa pressione verso la Grecia - sul resto della Penisola.