“Che i prezzi degli alimentari freschi diminuiscano è una buona notizia per i consumatori, in un momento di grandi difficoltà per l’economia e le famiglie. Ci auguriamo, tuttavia, che possano incentivare anche una ripresa delle vendite di frutta e verdura dei nostri produttori". E’ il commento di Confagricoltura sulla rilevazione dei prezzi provvisori al consumo di agosto, diffusa dall’Istat.

Secondo i dati Istat, ad agosto l'indice nazionale dei prezzi al consumo ha fatto registrare un aumento dello 0,3% rispetto a luglio 2011 e del 2,8% rispetto allo stesso mese del 2010. Stando alle stime preliminari, l'inflazione acquisita nel 2011 è pari al 2,6%.
Il principale effetto di sostegno alla dinamica dell'indice generale deriva dall'aumento congiunturale dello 0,9% dei prezzi dei beni energetici non regolamentati. Mentre il principale effetto di contenimento si deve alla diminuzione congiunturale dei prezzi dei beni alimentari non lavorati (-0,4%) dovuti soprattutto alla diminuzione dei prezzi della frutta fresca (-2,4%), della verdura (-2,2%), delle patate (-0,9%).
“L’agricoltura - prosegue Confagricoltura - sta continuando a fare da parziale ammortizzatore ad un’inflazione giunta al 2,8% su base annua. Un ruolo di salvagente contro il carovita i produttori agricoli lo stanno pagando a caro prezzo".
“Non va dimenticato - ricorda l’organizzazione - che i prezzi pagati ai produttori sono in caduta libera da otto mesi e che la crisi si è particolarmente acuita quest’estate. La frutta viene svenduta dai produttori a quotazioni inferiori del 29% rispetto all’anno scorso e la verdura di poco meno del 22%, mentre i costi di produzione aumentano; molte aziende agricole hanno rinunciato a raccogliere il prodotto”.

A sottolineare il ruolo dell'agricoltura come 'argine' all'inflazione è la Cia, che rimarca come "il 'caro-benzina' abbia spinto in su l’inflazione e pesi come un macigno sugli agricoltori, aumentando i costi di produzione per le aziende". Nonostante questo, nel corso del mese i prezzi degli alimentari hanno continuato a “raffreddarsi”, rimanendo invariati a livello congiunturale e stabilizzandosi sul 2,2% annuo (dal 2,3% di luglio e dal 3 di giugno).  
Ma la lieve flessione dei prezzi alimentari non ha aiutato a ridare fiato ai consumi. Il carrello della spesa degli italiani resta vuoto, sottolinea la Confederazione.

 

A chiedere un intervento del governo è Rocco Tiso, presidente di Confeuro. "La continua crescita dell'inflazione - ha detto - evidenzia la colpevole assenza di un piano nazionale agricolo che rilanci il settore e che contrasti la crisi economica".  
"La forte incidenza sull'inflazione della crescita dello 0,3% dei prezzi al consumo rispetto a luglio – ha concluso - indica una fase recessiva progressiva, alla quale, purtroppo, non corrisponde nessun piano di contrasto che guardi al futuro. Il mondo agricolo ha più volte sottolineato l'esigenza di interventi strutturali e tempestivi, senza però ricevere alcuna risposta degna di nota".

"Per effetto dei rincari – ha poi evidenziato Coldiretti - la spesa per trasporti, combustibili ed energia elettrica delle famiglie italiane ha sorpassato quella per gli alimentari e le bevande. Il risultato è che oltre il 19% della spesa familiare è destinata a trasporti, combustibili ed energia elettrica, una percentuale di qualche decimo di punto superiore alla spesa per alimenti e bevande. L’effetto - continua la Coldiretti - è appunto un calo dei consumi a tavola che è stato pari in media in quantità all’1,5% nel primo semestre 2011 con valori che vanno dal -9 % per il pane al - 4 per cento per la pasta, dal -5% per il pesce al -6% per la carne di vitello, dal -3% per la frutta al -2% per il latte fresco.

Dall’analisi della Coldiretti emergono però trend positivi per gli acquisti diretti dal produttore con una spesa estiva di un miliardo in cantine, malghe o frantoi per acquistare direttamente dai produttori vini, ortofrutta, olio, formaggi, e altre specialità offerte da oltre 63mila imprese agricole attraverso spacci aziendali, chioschi, bancarelle, sagre e negli circa 800 mercati di Campagna Amica.