Grazie alla crescente affidabilità delle previsioni meteo a lungo termine, è stato inserito un nuovo parametro nel calcolo della quota assicurativa contro i danni da fenomeni climatici estremi. Notizia ribadita in un report congiunto pubblicato dal servizio meteo britannico Met Office e dalla Lloyd, leader nel campo delle assicurazioni.

Il punto

I maggiori danni finanziari connessi al cambiamento climatico rappresentano un tema che sta suscitando un interesse crescente nel settore agricolo.
Gli ultimi progressi nelle ricerche scientifiche hanno infatti portato Met Office e Lloyd a stabilire un nuovo metodo nel calcolo del premio assicurativo, che nasce da un attento esame di tutte le problematiche dei rischi connessi alle condizioni atmosferiche.

In sostanza, le compagnie assicurative non si affidano più solamente ai metodi tradizionali utilizzati fino ad oggi, che puntano a limitare i danni legati ai fenomeni climatici estremi, ricollegandosi agli eventi del passato più o meno recente.

Nel solo 2010 sono state stimate circa 27 milioni di dollari di perdite assicurate subite dalle imprese di tutto il mondo, a seguito di inondazioni, tempeste, siccità ed altri eventi meteorologici estremi: è stata un'annata di avvenimenti devastanti e costosi (Fonte Lloyd). L'aumento indiscusso di questi eventi, nell'ambito dell'estremizzazione del clima che cambia, hanno proprio indotto ad ipotizzare come i dati climatici del passato non siano più sufficienti per un’attenta analisi dei rischi.

Analisi

Negli ultimi anni si sono fatti numerosi passi avanti nella ricerca e nella tecnologia, secondo quanto sottolineato dal Met Office, stanno discutendo sulla possibilità di prevedere alcuni fenomeni – su macro aree - con un anticipo di alcuni mesi, in particolare le tempeste tropicali nell'Atlantico ove il Servizio Meteo Britannico ha affinato parecchio i livelli di precisione. Gli uragani atlantici rappresentano una delle principali cause di perdita da parte delle compagnie assicurative, e il costo dei danni di tali fenomeni è destinato a continuare con la concentrazione sempre più elevata di persone e di beni nelle zone costiere. In particolare gli studi compiuti stanno puntando a comprendere i meccanismi e gli elementi a favore per la formazioni di tali eventi, tanto da poter fare previsioni legate alla frequenza degli uragani per anni.

Sebbene sia impossibile prevedere con certezza la localizzazione ed i tempi di tali catastrofi, avere maggiori elementi diventa un aspetto rilevante per il processo decisionale nel settore assicurativo. L'assicurazione è uno degli strumenti principali che le imprese e le comunità hanno per superare queste sciagure. Il rapporto mostra chiaramente come l'industria assicurativa può trarre importanti vantaggi dall'utilizzo delle previsioni meteo a lungo raggio, in virtù di un clima che cambia troppo repentinamente tanto che il passato, anche recente, non può più rappresentare la strategia affidabile per il futuro.

Conclusione

Le nuove metodologie e le emissioni previsionali a lungo termine aiuteranno sicuramente gli esperti del rischio sulla formulazione di un nuovo mercato assicurativo e questo giocherà sicuramente un ruolo crescente in questo settore.