In una lettera inviata al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Francesco Saverio Romano, il presidente della Cia, Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi sollecita "un intervento urgente" a causa della mancata firma, da parte della Gdo, dell'accordo su pesche e nettarine: "così importante per fronteggiare - spiega Politi - la difficile situazione di mercato che già inizia a prospettarsi". 

"Nelle passate settimane - scrive il presidente della Cia - avevamo evidenziato la necessità di un efficace sistema di 'regolazione negoziata', nel quale le imprese e le sue rappresentanze concordino apertamente e con il concorso delle amministrazioni pubbliche alcuni principi e disposizioni, da applicare poi nei contratti. Oggi, però, con grande disappunto registriamo che - chiarisce  Politi - la Gdo alla prima occasione è venuta meno all'esigenza di rendere più saldi i rapporti di filiera". 

"La Gdo non ha inteso condividere la necessità relativa - specifica Politi - alla questione che tutto il prodotto, sia nazionale, che di importazione, comunitaria ed extra, deve essere oggetto dell'accordo e non solo quello 'made in Italy'. Nonostante il resto dei consiglieri di Ortofrutta Italia fossero d'accordo sul testo messo in votazione, la mancata firma di Federalimentare/Ancc ha, purtroppo, provocato - scrive il presidente della Cia - il rigetto dell'accordo, rispetto al quale è necessaria l'unanimità del consiglio". 

"A questo punto il problema diviene molto caldo e, quindi, va affrontato seriamente in tutte le sedi istituzionali. Da qui - sostiene la confederazione - la richiesta dell'intervento del ministro Romano in modo che si possa arrivare ad un valido accordo sulle pesche e nettarine".