Si prepara una una nuova ondulazione oceanica che riporterà un clima più mite e fresco. Ma si tratterà solo di un break che durerà una manciata di giorni: da fine mese è attesa una nuova fiammata rovente, l’alta pressione africana conquisterà il bacino del Mediterraneo fino a data da destinarsi.

Il punto della situazione

Due sistemi perturbati, il primo con fulcro sulle Isole britanniche e il secondo sulla Penisola scandinava, sospingono una vasta ondulazione ciclonica sul medio Atlantico, così da favorire una pesante risalita dell’aria calda nord-africana sulla Penisola iberica e sul Mediterraneo Occidentale. Questo tipo di configurazione atmosferica va a creare una robusta struttura a Omega in grado di proteggere le latitudini mediterranee da basse pressioni oceaniche.

L’alito rovente africano si è fatto sentire particolarmente su Spagna, Francia e Italia, dove in queste ore parecchie località hanno assaggiato valori ragguardevoli, con 40 gradi sulle Canarie, 37 gradi a Siviglia e Cordoba, 36 gradi a Madrid, 33 gradi a Montelimar, località situata nella media valle del Rodano e su gran parte della Francia Meridionale, ove si sono misurati picchi termici superiori ai 30 gradi.
C'è da sottolineare però che già da oggi sui Pirenei e parte della Francia stanno fiorendo nubi temporalesche causate dallo scontro di masse d'aria diverse ulteriormente alimentate dal forte riscaldamento diurno.

Questi sintomi instabili indicano un graduale abbassamento della corda entro cui scorre il limite dei fronti atlantici, pronto a guadagnare terreno e ad influire a breve in modo più significativo sulle condizioni meteo delle Alpi.

Analisi

L'estate sta per lasciarsi alle spalle i vecchi ricordi perturbati di matrice nord-atlantica per ingranare con decisione  affidandosi totalmente all’alta africana. Non prima però di un ultimo passaggio rinfrescante oceanico che ci interesserà, più o meno direttamente, tra le giornate del 24-26 Giugno. Successivamente strada spianata all'anticiclone subtropicale, che si impadronirà del bacino del Mediterraneo centrale alla fine del mese.

Nel corso dei prossimi giorni, l'elevazione dell'anticiclone subtropicale innalzerà ulteriormente soprattutto le massime, che supereranno i 30°C, con punte al Centro-Sud di 35°C. Non gusteremo ancora il vero clima caldo africano di durata tenace, ma non mancheranno gli effetti collaterali di ogni invasione subtropicale: temperature roventi e afa.

Evoluzione

Tra il 24 ed ilo 26 giugno assaporeremo una pausa di natura nord-atlantica, che riporterà le temperature nella norma o appena sotto le medie, arriverà quindi un sensibile calo termico, più avvertito nelle regioni settentrionali, dove torneranno a gran voce i temporali, soprattutto nell’arco alpino. Questa sorta di pit-stop del tempo stabile e soleggiato avrà durata breve, in quanto già dal 27 giugno le temperature inizieranno a picchiare con decisione.

La nuova configurazione assumerà però una forma ad Omega, questo tipo d’assetto atmosferico non è solo in grado di abbracciare tutto il bacino del Mediterraneo centrale, ma anche di permanere in loco a lungo. Analizzando i principali modelli previsionali viene indicata una durata di almeno una settimana, affermando il quadro meteorologico fino ai primi di Luglio.

Tendenza sino al 5 luglio

Con tale scenario, le perturbazione oceaniche rimarranno ad ovest del promontorio africano. Da sottolineare anche la piccola bassa pressione orientale, che ostacolerà il possibile scivolamento verso est della struttura altopressoria.

Nel prossimo weekend arriverà una sostanziale rinfrescata grazie a correnti settentrionali che scorreranno sull’intera Penisola. Non mancheranno temporali. Dai primi giorni della nuova settimana tornerà l’Estate, quella dal forte soleggiamento e dalle temperature roventi.

Tendenza sino al 10 luglio

Strutture con questa conformazione e in questo periodo dell’anno hanno molte possibilità di dominare incontrastate sul bacino del Mediterraneo per lunghi periodi, analizzando i modelli americani ed europei non s’intravedono reali minacce in grado di spodestare l’alta pressione.

Conclusione

In definitiva, dopo il prossimo passaggio perturbato, si può affermare con certezza che l’ultima parte di giugno chiuderà con le prima vera fiammata africana della stagione, destinata non solo a colpire in intensità ma anche a durare a lungo.