Secondo il nuovo rapporto congiunto elaborato dall'Ocse e dalla Fao "Agricultural Outlook", i buoni raccolti previsti per i prossimi mesi dovrebbero far calare i prezzi dai livelli estremi raggiunti all'inizio dell'anno. 

Tuttavia, avverte il Rapporto, nel prossimo decennio i prezzi reali dei cereali potrebbero stabilizzarsi in media ad un 20% più alto e quelli della carne potrebbero aumentare anche del 30% rispetto al decennio 2001-2010. 

L'Agricultural Outlook riafferma anche il messaggio per mitigare e gestire la volatilità dei prezzi contenuto in un recente rapporto nel quale si suggerisce tra l'altro, che i paesi del G20 prendano misure per incrementare la produttività agricola dei Paesi in via di sviluppo. 

L'Outlook, che per la prima volta copre anche il settore della pesca, prevede che  entro il 2015 la pesca d'allevamento supererà la pesca di cattura come principale fonte di pesce per il consumo umano.

Ad avviso della Confeuro, i dati Ocse-Fao evidenziano la scarsa crescita del settore agricolo e la difficoltà del comparto agroalimentare internazionale nell'assolvere la sua principale funzione, quella di produrre cibo. 

Il presidente della Confeuro Rocco Tiso, sollecita "con urgenza un'ampia discussione su come riformare il sistema agricolo globale. Occorre un'azione tempestiva per contenere la carenza di cibo e la costante crescita dei prezzi, anche perché - prosegue Tiso - la crisi di un sistema come quello agricolo non è comparabile a quella di qualsiasi altro sistema".