Il punto della situazione

La vasta bassa pressione che da giorni ha interessato l’Italia tenderà a spostarsi sul comparto Balcanico, favorendo l’espansione di un vasto promontorio anticiclonico, che dalle prossime ore guadagnerà spazio anche sul Continente europeo.
Masse d'aria miti richiamate da un’area ciclonica posizionata in pieno oceano, guadagneranno terreno verso la Francia e la Penisola Iberica: crescerà lievemente l'instabilità atmosferica sulla Spagna e si innescheranno condizioni climatiche prettamente primaverili sull'ovest della Francia, registrando anche punte massime di 17-18 gradi.

La perturbazione molto fredda che sta abbandonando l’Italia si andrà a focalizzare tra la Grecia e la Turchia occidentale, dove conseguentemente al rapido calo delle temperature, le precipitazioni potranno assumere carattere nevoso a quote sempre più basse. La neve ha potuto imbiancare in questi giorni anche l’acropoli di Atene, Istanbul e diverse zone della Turchia Centro-Settentrionale, senza escludere la capitale Ankara.

 

Analisi

Le correnti artiche che hanno raffreddato lo stivale, si vanno gradualmente indebolendo dopo aver toccato nelle giornate di lunedì e martedì il culmine con venti di oltre 100 chilometri orari su svariate zone italiane. Residui refoli instabili, che hanno apportato fiocchi a quote basse sulle pianure pugliesi e sulla Calabria ionica, sono in procinto di assorbimento, favorendo cosi il ritorno di ampi spazi sereni.

E’ in arrivo sulle nostre regioni l’alta pressione: inizialmente di matrice totalmente atlantica, ma sicuramente in grado d’incentivare un graduale rialzo termico seguito da un cambio della circolazione atmosferica. Questo garantirà alla Penisola una momentanea protezione da eventuali attacchi del maltempo, confinando sull’Europa settentrionale il flusso atlantico perturbato.
L’assaggio primaverile soleggiato non durerà molto
, dalle ultime emissioni modellistiche s’intravede già un fulmineo attacco perturbato al braccio anticiclonico disteso dalla penisola Iberica all’Europa Nord-Orientale.

Un nucleo perturbato artico si dirigerà verso l'Atlantico portoghese prima, e la Penisola Iberica poi. Pian piano umidi venti meridionali fluiranno sull'Italia innescando un progressivo peggioramento. L'ulteriore evoluzione in direzione est del sistema depressionario dovrebbe catapultarci in un periodo di tempo instabile o perturbato. Il tutto avverrà in un quadro termico prettamente primaverile

 

Evoluzione

Nei prossimi giorni avremo a che fare con venti miti meridionali di scirocco, che determineranno un progressivo aumento della nuvolosità in particolare sull’Arco Alpino. Una situazione quindi ideale per abbondanti nevicate oltre i 1500 metri di quota.
E' facile che masse d’aria molto diverse vengano messe in contrasto fra di loro, in modo da innescare situazioni piovose consistenti, come potrebbe verificarsi nel prossimo periodo.

 

Tendenza sino al 20 marzo

Lentamente le condizioni climatiche tenderanno a mitigarsi, in particolare dal week-end, quando un aumento dei geopotenziali si stabilirà in Italia. Questa situazione durerà per qualche giorno, difatti un nocciolo ciclonico perturbato preceduto da un richiamo di correnti miti meridionali causerebbe un graduale peggioramento dai primi giorni della nuova settimana. Maltempo che interesserà l’intera Penisola, causando precipitazioni abbondanti ed un generale rialzo termico.
Il quadro meteorologico potrebbe rimanere fortemente compromesso o molto variabile per oltre metà mese. La causa sarebbe riconducibile alla permanenza, sul bacino del Mediterraneo, di una massa d'aria instabile frenata da un robusto campo anticiclonico sui Balcani.

 

Tendenza sino al 25 marzo

Gli ultimi dieci giorni del mese dovrebbero evolvere in un graduale miglioramento. La nuova fase di bel tempo verrebbe indotta da un’area anticiclonica meno mite e le temperature potrebbero registrare una sensibile diminuzione.

 

Conclusione

Arriva finalmente la primavera. Il mese di marzo è tipicamente variabile, dinamico e talvolta piovoso. L’inverno passa il testimone al clima più mite ed umido, è ora di archiviare sciarpe, guanti e giacche a vento.