Agrofarma, Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica esprime soddisfazione per i dati emersi dall'indagine realizzata da Coldiretti/Swg, che evidenziano che i settori considerati più importanti per il superamento della crisi sono quelli fortemente radicati sul territorio, quindi a minor rischio di delocalizzazione, tra cui al primo posto compare il turismo (70%), subito seguito dall'agricoltura (56%).

L'attenzione al settore agricolo nasce da diversi fattori: i prodotti italiani sono il simbolo del nostro Paese all'estero (45%), l'agricoltura garantisce la sicurezza e la qualità di ciò che portiamo in tavola (40%), custodisce le tradizioni locali (35%) e aiuta nella difesa del territorio e dell'ambiente (27%).

Per il 56% degli intervistati, infine, i produttori agricoli sono considerati garanti della salubrità e della sicurezza dei prodotti alimentari più delle industrie alimentari (11%) e della Gdo (9%).

"Siamo fieri dei risultati che mostrano come i consumatori comprendano lo sforzo dei produttori per garantire alimenti sicuri, che è la priorità di tutti gli operatori del settore" commenta Luigi Radaelli, presidente di Agrofarma. "Un uso corretto degli agrofarmaci rappresenta oggi l'unico modo di raggiungere questo obiettivo, in quanto sono lo strumento per proteggere le colture dalle malattie e dai parassiti che colpiscono i raccolti, garantire la qualità degli alimenti e mantenere una corretta igiene alimentare".

Agrofarma sottolinea dunque che gli agrofarmaci sono indispensabili per garantire raccolti abbondanti, sicuri e a prezzi accessibili: senza di essi diventerebbe reale il rischio di un considerevole abbattimento della produzione agricola, con tutta una serie di conseguenze sulla salute dell'uomo, degli animali e sull'andamento dell'economia. Senza un'agricoltura moderna e sostenibile sarebbe molto difficile far fronte all'aumento demografico della popolazione globale e alla crisi alimentare mondiale.