Analisi

L’alta pressione massiccia che da diversi giorni sta proteggendo il bacino del Mediterraneo ha ormai  raggiunto e oltrepassato la fase di massimo sviluppo.

In altre parole, sono emersi i primi sintomi di un lento indebolimento. I geopotenziali in quota e al suolo tenderanno a diminuire, ma ancora per qualche giorno gli effetti dell'alta pressione invernale continueranno a mostrarsi in diverse località del Paese, in particolar modo nei centri urbani della Pianura Padana, dove gli scarsi scambi atmosferici favoriscono l’accumulo degl’inquinanti.

Il clima mite fuori stagione dal sapore del tutto primaverile sta sciogliendo la neve caduta sugli Appennini e sulle Alpi alle quote medio-basse, lasciando la bocca amara al turismo invernale, in particolar modo sui rilievi appenninici dove l'altezza meno elevata non permette il mantenimento del manto nevoso anche in condizioni miti. Il resto delle Penisola invece continuerà ad assaporare un clima decisamente tiepido, con massime che al Sud sfioreranno i 20 gradi.

Il quadro meteorologico inizierà a mostrare i primi cenni di un cambiamento dal wee-kend, quando le temperature torneranno sulle medie stagionali – in questi giorni sono stati registrati scarti medi positivi da cinque a dieci gradi oltre la norma – e quando l’Anticiclone “bollente” tenderà a spingersi nel profondo Nord.  La Bassa Pressione situata sul Polo tenderà cosi a squilibrarsi, creando due lobi carichi di aria gelida, ove uno potrà affondare nell’area Nord-Americana e l’altro nell’area Euro-Asiatica. Sarà proprio quest’ultimo lobo che riporterà la normalità sul Centro Europa e quindi nel Bacino del Mediterraneo.

Evoluzione

Oggi sui principali modelli previsionali s’intravede la fine dell’anticiclone. Per abbandonare definitivamente l’Italia occorrerà ancora una settimana circa, quando il vortice polare tenderà ad indebolirsi introducendo sul territorio europeo basse bressioni, avviando così un'azione erosiva che condurrà una prima perturbazione sull'Italia settentrionale.

Si creerà una figura anticiclonica ben strutturata sulla Scandinavia, ad Est di questa è probabile la formazione di un vasto nucleo gelido d’origine siberiana che potrebbe proiettare l'Europa nord orientale in una fase invernale particolarmente vivace.

Tendenza

La nostra Penisola si troverebbe ai margini di entrambe le configurazioni. A prevalere inizialmente sarà la circolazione atlantica che spingerà alcuni fronti perturbati verso il Mediterraneo.
Le temperature si ridurranno sensibilmente, portandosi su valori più consoni all'andamento stagionale
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Previsione sino al 20 febbraio

Ancora per una settimana almeno si riproporranno nebbie, foschie e nubi basse. Ampi spazi sereni e temperature miti interesseranno i rilievi della Penisola. Dal wee-kend si proporranno i primi refoli umidi che accresceranno la nuvolosità.
Nubi avanzeranno al Nord e lungo le coste del Tirreno provocando le prime deboli precipitazioni, mentre il sole splenderà ancora per qualche giorno sulle restanti zone.

La settimana ventura sarà influenzata dal transito di vari fronti perturbati. Le condizioni dovrebbero peggiorare gradualmente e il maltempo si estenderà anche al resto d'Italia. In questa fase i venti si disporranno da Nord Ovest riportando le temperature su valori più consoni al periodo.

Previsione sino al 25 febbraio
Per la fine del mese tenderà a rinforzarsi ulteriormente l’alta pressione sulla Scandinavia, estendendosi anche in pieno Oceano Atlantico, questo metterà in moto colate gelide sull’Europa Centrale. Oggi non è possibile però scendere nei dettagli e per scoprire il grado di coinvolgimento della nostra Penisola occorre qualche aggiornamento in più.

In conclusione

Ricordiamoci che l'Inverno non è ancora finito e potrebbe avere in serbo qualche sorpresa.