Il punto della situazione

Dopo le abbondanti e violente piogge sulle due Isole Maggiori, ora a fare i conti con le ultime nuvole sono le coste calabre. Non sono stati segnalati disagi particolari, ma allagamenti e sospensione dei collegamenti marittimi non sono mancati.

A beneficiare di queste generose precipitazioni saranno gli operatori turistici montani, in quanto il vortice perturbato sui mari ionici ha richiamato aria piuttosto fredda dai Balcani, facendo abbassare sensibilmente la quota neve fin sui mille metri.
Purtroppo sono in arrivo brutte notizie, dalle ultime emissioni modellistiche previsionali emerge un’insistente anticiclone che potrà tenerci compagnia per la prima decade di febbraio.

Si tratterà però di un’alta pressione oceanica - senz’altro molto meno mite di quella africana - cosi come da fotocopia dei primi quindici giorni di gennaio, si verranno a creare i presupposti per forti inversioni termiche e conseguentemente alla scarsa ventilazione dei bassi strati atmosferici, toneranno le nebbie persistenti.

In pianura Padana sono già presenti e più trascorreranno i giorni, più diventeranno fitte. Il parziale sollevamento favorirà una certa nuvolosità permanente anche di giorno, cosi da incoraggiare un clima decisamente invernale.

Evoluzione

La vasta struttura alto pressoria ha raggiunto le regioni settentrionali e va espandendosi sul Centro Italia. Il Sud verrà interessato solo tra qualche giorno, giusto un breve periodo per permettere all’area ciclonica perturbata di traslare verso Est e il maltempo diverrà solo un ricordo.
L’inverno si prende un’altra pausa, tutta colpa della bassa pressione polare (più conosciuto come Vortice Polare), che ha visto nell’ultima settimana un’importante raffreddamento degli strati atmosferici più alti e la struttura ciclonica ha potuto ricompattarsi.

Uno degli unici lobi ancora presenti è posizionato sulle vaste aree del Canada, penalizzando ulteriormente sia il bacino del Mediterraneo, sia l’Europa centro occidentale. L’alta pressione prima estesa verticalmente in pieno oceano Atlantico, è ora costretta ha trovare via di fuga sui paralleli, invadendo senza speranza la nostra Penisola.

Tendenza fino al 15 febbraio

Come già accennato, l'alta pressione consoliderà ulteriormente in settimana le condizioni di bel tempo, anche se ciò non significa necessariamente sole e clima mite. Il ristagno atmosferico favorirà l’accumulo delle nebbie e delle nubi basse, inoltre gli inquinanti atmosferici si concentreranno nelle zone metropolitane.
E' sicuramente molto interessante prevedere l’eventuale progresso di questa difficile situazione, ma le certezze oggi sono poche. L’anticiclone che si estenderà sul bacino del Mediterraneo potrebbe risalire fin sulla Penisola Scandinava andando a squilibrare il Vortice Polare, ipotizzando eventuali colate fredde in Europa.

Tendenza sino al 20 febbraio

Tutte le speranze sono concentrate nell’attività della bassa pressione sull’Artico, se essa dovesse indebolirsi grazie alla formazione di un anticiclone sulla Penisola Scandinava, l’inverno potrebbe ancora dire la sua.

Conclusione

Dopo un dicembre storico su gran parte d’Europa, gennaio e febbraio rischierebbero di rovinare la stagione più fredda dell’anno.