“Non è sufficiente ribattere puntualmente, ma bisogna dare una risposta di sistema a chi, per evidente pregiudizio culturale o non conoscenza, insiste nell’accusare l’agricoltura di consumare troppa acqua. La stiamo approntando e, insieme alle Organizzazioni professionali agricole e ad autorevoli rappresentanti del sistema territoriale, nonchè con l’ausilio scientifico del mondo accademico, daremo un valore al beneficio ambientale apportato dall’irrigazione e che è ben rappresentato da almeno due questioni di grande importanza per il futuro della stessa vita, quali la ricarica delle falde acquifere ed il contrasto alla loro salinizzazione".

Lo afferma Massimo Gargano, presidente dell’Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni, annunciando a Novara, in occasione della Conferenza organizzativa dei consorzi di Piemonte e Lombardia, l’organizzazione di un Congresso internazionale per l’inizio del mese di luglio a Roma.

“Va anche ricordato – prosegue Gargano - che dalla disponibilità irrigua dipende l’84% di quel made in Italy agroalimentare indicato, da una recente ricerca, come il secondo motivo, dopo il patrimonio artistico e territoriale, per il quale un turista sceglie di soggiornare in Italia. Non è certo l’agricoltura – attacca il presidente Anbi - a minare la qualità dell’acqua, anzi sono i campi a rischiare di essere vittime di inquinamenti derivati da altri settori produttivi!”.  

"In campagna per altro, grazie all’innovazione tecnologica ed al miglioramento delle pratiche agronomiche, è notevolmente diminuito l’utilizzo della risorsa idrica; ciò risponde alla richiesta delle imprese di migliorare la competitività nel mercato delle produzioni agricole e poi - ribadisce Gargano - l’acqua in agricoltura viene usata e non consumata, perché restituita integra allo stesso ambiente, dal quale viene prelevata".

“I consorzi di bonifica – insiste il presidente dell'Anbi – sono, da sempre, alfieri di quella necessaria sensibilità verso le tematiche idriche, oggi indotta da recenti e ripetuti eventi climatici talvolta anche disastrosi; ne è ulteriore prova il progetto Irriframe, di cui è in fase di avvio la concreta attuazione: attraverso un sistema informatico, che combinerà più fattori, ciascun agricoltore riceverà via sms o sul computer, precise indicazioni sulle modalità e le tempistiche irrigue al fine di ottimizzare l’uso dell’acqua. Accanto alla gestione dell’irrigazione va anche evidenziata la costante attività dei consorzi nella salvaguardia idrogeologica del territorio, per la quale - conclude Gargano - va incentivata, soprattutto in un momento di scarse risorse economiche, la collaborazione con i Comuni, avendo come base la convenzione in essere tra Anbi ed Anci”.