Analisi
Molto rigido il clima lungo lo Stivale e soprattutto sui litorali adriatici, ove l'aria fredda attraversando il mare si carica d'umidità innescando poi nubi convettive in grado di scaricare precipitazioni, specie lungo la linea costiera.
I litorali romagnoli e marchigiani sono stati interessati da vere e proprie bufere di neve, che hanno depositato sul mare un manto nevoso di svariati centimetri.
La situazione non accenna a migliorare e le nevicate non sono ancora finite: l'Italia è tuttora attraversata da masse d'aria di estrazione polare.

Evoluzione
Correnti fredde continueranno ad interessarci nel weekend in maniera più indiretta, un ennesimo nucleo gelido si allontanerà dal Polo Nord posizionandosi tra la Francia e le Isole Britanniche, ma la spinta di tali correnti sarà tale da permettere uno sconfinamento nel bacino del Mediterraneo dalla Valle del Rodano.
Quando l’aria fredda entra da questa porta, si viene a creare un minimo di Bassa Pressione nel Mar Ligure, riflettendosi in un veloce peggioramento sulle aree Tirreniche ed al Nord Est. L’aria umida, scontrandosi con l’aria preesistente molto fredda, innescherà fenomeni principalmente nevosi.

L’assetto barico europeo tra le alte e le basse pressioni saranno in grado di aprire un corridoio tra l’Atlantico ed il bacino del Mediterraneo, ove riprenderanno a scorrere verso Est perturbazioni oceaniche decisamente più miti, le temperature saliranno anche sensibilmente, portandosi su valori consoni alla media stagionale.

Pur mostrando ancora alcuni elementi di incertezza, i principali modelli previsionali appaiono tutti concordi nel proporre scenari natalizi all'insegna del clima atlantico.
Il ruolo fondamentale verrà rivestito senza dubbio dalla temperature, il modello americano vede una circolazione più mite inserita in un quadro di spiccata variabilità, mentre il modello europeo ipotizza una penetrazione perturbata nord Atlantica. Si avrebbe in ogni modo maltempo diffuso con temperature in diminuzione, nella seconda situazione, e tanta neve sulle montagne.

Tendenza
Sembra quindi difficile avere un periodo natalizio freddo e con la magia del “Bianco Natale”, questo perché il Continente europeo sarà sotto il dominio di una vasta depressione, che a fasi alterne lancerà impulsi instabili, talvolta intensi, contro la nostra Penisola. In questa situazione le Alpi faranno davvero il pieno di neve, mentre gli Appennini potrebbero perdere il manto bianco preziosamente accumulato in questo periodo in seguito all'irruzione fredda di estrazione polare.

Natale con l'ombrello? Probabilmente si, ma con indumenti non troppo pesanti, specie sulle Regioni del Centro e del Sud Italia. Chi abita al Nord potrà al contrario vedere la neve già sui 500-600 metri, in particolar modo sul Piemonte e sulla Lombardia.
Per fine mese sembrano accrescersi le quotazioni di una nuova ondata di gelo. E' un'ipotesi remota, ma comunque da tenere in considerazione.

In conclusione
Si torna alla normalità con temperature decisamente più consone al periodo. Lle ondate di gelo delle ultime settimane hanno anticipato i tempi. L'inverno meteorologico (si calcola dal primo dicembre) è iniziato da pochi giorni e certo non mancheranno altre occasioni per vedere scendere la neve a bassa quota.