Il Consiglio dei ministri ha approvato il Piano nazionale per il Sud. A quanto si legge nel testo che agra press ha potuto consultare, "per il sistema agricolo meridionale il Piano intende definire, anche attraverso un più efficace coordinamento interregionale, linee strategiche di sviluppo ed azioni di sistema in grado, in raccordo con la programmazione regionale, di creare un sistema consolidato di relazioni tra le imprese agricole, nella logica di strutture intersettoriali, maggiormente flessibili e promuovere la cultura dello sviluppo sostenibile del territorio". 

Per il sistema agricolo meridionale, sempre a quanto si legge nel testo, "gli interventi prioritari riguardano: la creazione di una rete di servizi materiali e immateriali più efficiente del Mezzogiorno attraverso il ripristino del sistema dei Consorzi agrari come condizione per un sistema di costi più competitivo, mutuando l'esperienza positiva della progettualità già avviata e sperimentata nelle regioni del centro-nord; il miglioramento delle condizioni di accesso al credito da parte delle imprese, potenziando la capacità finanziaria del fondo di garanzia nazionale istituito dall'art. 17 del d.l.vo 102/2004 e favorendo la concessione di garanzie suppletive tramite il rafforzamento patrimoniale dei consorzi fidi agricoli; il sostegno alla nascita di giovani imprese attraverso interventi di ricambio generazionale l'attuazione del regime di aiuti relativo alle agevolazioni per l'insediamento di giovani in agricoltura; la realizzazione di accordi di filiera interregionali, per assicurare azioni di sistema necessarie per competere sui mercati nazionali ed esteri".