Analisi
Un'incursione Artica ricca d'aria gelida è in discesa dal Polo ed è pronta a gettarsi momentaneamente nel bacino del Mediterraneo, ma sarà poi bruscamente costretta a ritirarsi sul Centro-Nord Europa da una rimonta anticiclonica subtropicale d'origine Africana.
Ci aspetta quindi un’imminente sfuriata invernale, l’aria molto fredda della massa Artica scivolerà nel Mediterraneo e, scorrendo sui mari ancora tiepidi, verranno ad instaurarsi importanti contrasti termici innescando un generale forte peggioramento.
 
La situazione potrebbe vedere le prime nevicate a quote molto basse, localmente anche in pianura già dalla giornata di venerdì, quando condizioni di maltempo si addizioneranno ad un ulteriore calo termico. Temperature già scese nella fase centrale della settimana e, laddove l’aria fredda al suolo non verrà scalzata dalla rimonta calda, è altamente probabile il primo episodio nevoso stagionale in Valpadana. I fenomeni si localizzeranno principalmente su Piemonte, Lombardia e nelle provincie più occidentali dell’Emilia.

Il flusso gelido dell’irruzione artica oltre ad apportare una vivace instabilità mediterranea, andrà anche ad alimentare l’estesa bassa pressione tra la Francia e la Spagna, che con il suo moto antiorario (senso in cui ruotano le aree cicloniche nell’emisfero Nord), convoglierà aria umida e piuttosto mite sulle regioni Centro Meridionali italiane, responsabile delle pensanti condizioni di maltempo.
Sulle regioni peninsulari e Isole Maggiori, si avrà quindi un’autentica fiammata africana dai connotati importanti, l’aria calda ed instabile scivolerà poi sul cuscinetto glaciale che si sta creando sul Nord Italia in questi giorni e, fra domenica e lunedì, si verificherà quindi una situazione conforme a nuove precipitazioni nevose su tali zone, anche perché il freddo continuerà a lambire l’arco alpino.
La possibilità di nuove nevicate sarà principalmente legata a due ragioni: innanzitutto l'entità del richiamo sciroccale e il posizionamento del centro della bassa depressione che, qualora transitasse più a Sud (verso Sardegna e Tirreno Centrale), il Nord sarà interessato solo marginalmente e in maniera molto blanda dalle precipitazioni.
 
Evoluzione
Venerdì, come già accennato, assisteremo ad un diffuso peggioramento: pioggia, vento e neve (su Alpi, Appennini e alcune zone del Valpadana). Si tratterà di un passaggio perturbato piuttosto rapido e sabato arriveranno ampie schiarite. Bel tempo con le ore contate, perché il week-end si chiuderà con un impulso instabile seguito da forti correnti caldo-umide meridionali che investiranno l’intera penisola.
L’influenza artica potrebbe protrarsi fino a fine mese, quando alcuni giorni sotto l’insegna del tempo stabile anticiclonico, introdurranno una nuova irruzione fredda verso l’Europa centro occidentale.
Tendenza
Grazie ad un blocco alto pressorio atlantico, lievemente posizionato più ad Oriente, stavolta l’aria fredda potrebbe raggiungerci in maniera più diretta e regalarci un ponte dell’Immacolata con freddo e neve.
Spingersi per una previsione oltre al 10 dicembre è parecchio difficile, stiamo assistendo ormai da mesi ad una situazione di elevata dinamicità atmosferica, oggi i principali modelli previsionali vedono situazioni assai discordi, avremo modo di analizzare con più sicurezza l'avvio invernalenel prossimo aggiornamento.
 
Conclusione
Una breve degustazione invernale ci prepara ad una stagione fredda che potrebbe rappresentarsi in grande stile.