Secondo la Copagri "due aspetti fondamentali fanno ben sperare per lo sviluppo della produzione di birra agricola: la qualità data dalla selezione di particolari tipologie di orzo e la possibilità di creare l'intera filiera della birra, dai cereali da maltizzare fino al prodotto finito ed alla somministrazione in agriturismi e spazi di ristorazione in azienda". 

Un esempio tangibile dell'impegno profuso in questo campo è la promozione, da parte della Copagri delle Marche, del Cobi-Consorzio marchigiano produttori dell'orzo e della birra, che spiega la Copagri "ha un impianto in provincia di Ancona con una capacità produttiva di 1.500 quintali di malto l'anno con l'obiettivo di arrivare a quota 12mila, vista l'espansione della domanda". 

"La copagri infatti, attraverso l'operato della struttura regionale delle marche, s'è intestata - ricorda l'organizzazione agricola - nel 2000 un birrificio, quando il tutto non godeva di alcun credito tra gli addetti ai lavori ed a livello istituzionale".