Gli infortuni nel settore agricolo hanno un rapporto superiore rispetto a quello dell’industria e dei servizi, nonostante l’agricoltura rappresenti - in valore assoluto - una quota modesta rispetto a quelli delle altre attività produttive.

Il comparto agricolo, sotto l’aspetto infortunistico, presenta elevati indici d’incidenza, cioè un numero d’infortuni più elevato su 1.000 occupati e con un’alta frequenza di infortuni indennizzati dall’Inail. In poche parole: c’è una probabilità doppia di morire lavorando in agricoltura rispetto ad altri settori produttivi.

In adempimento previsioni del Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro (DPCM 17.12.2007), che indicava la priorità e l'urgenza di programmare azioni su tutto il territorio nazionale e intervenire nel settore per ridurre il gravissimo rischio infortunistico, il Comitato tecnico
interregionale prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro - Gruppo di lavoro Sicurezza e salute in agricoltura e selvicoltura ha predisposto il Piano nazionale di prevenzione in agricoltura e selvicoltura (Pnpas) per il periodo 2009-2011.

Si riportano in sintesi gli obiettivi nazionali del Piano, che è già operativo. Attualmente, lo stato del parco macchine delle aziende agricole risulta essere piuttosto obsoleto, rispetto alle esigenze delle norme di sicurezza sul lavoro.

Ecco in breve gli obiettivi del Piano nazionale di prevenzione in agricoltura e selvicoltura 2009/2011:
- garantire in tutte le Asl/Ausl un'anagrafe aggiornata delle aziende agricole;
- attivare programmi per la riduzione dei rischi più gravi (per i trattori: sistemi di protezione in caso di capovolgimento (Rops), alberi cardanici e prese di potenza, specifiche di sicurezza per le macchine agricole/forestali, percorsi protetti nelle stalle);
- attivare una campagna di controllo dell'applicazione della normativa di sicurezza anche in sede di commercio di macchine, nuove e usate, di noleggio e concessione in uso di attrezzature di lavoro;
- proporre i criteri necessari per promuovere, anche attraverso incentivazione economica e/o finanziaria, campagne di adeguamento delle attrezzature di lavoro ai requisiti di sicurezza di cui all'Allegato V al D.Lgs. 81/08 e s.m.i.;
- contribuire alla definizione, applicazione e verifica di idonei criteri per garantire l'inserimento di requisiti di sicurezza e salute sul lavoro nelle misure dei Piani di sviluppo rurale e in altre misure di finanziamento agevolato;
- realizzare un programma formativo per gli operatori pubblici di prevenzione nei luoghi di lavoro;
- produrre e diffondere a livello nazionale buone prassi relative a tematiche complesse;
- produrre e diffondere a livello nazionale materiali divulgativi e manuali, a partire dall'utilizzo dei numerosi materiali già prodotti dagli istituti centrali, Regioni e Province autonome, provvedendo al loro aggiornamento e al loro adattamento al contesto nazionale.

Nelle prossime settimane illustreremo ampiamente ed entreremo nel merito del Piano nazionale di prevenzione in agricoltura e selvicoltura 2009/2011.

 

Rubrica dedicata alla sicurezza sul lavoro in agricolturaAlfonso Germinario

Sicurezza sul lavoro in agricoltura

alfonso.germinario@agronotizie.it