L’azienda agraria perugina Monte Vibiano, produttrice di vino e olio di qualità, è diventata la prima azienda agricola in Italia (e una delle prime al mondo) a raggiungere lo stato di 0 emissioni di gas serra, in accordo con la norma internazionale ISO 14064.
Monte Vibiano è passata da 287 tonnellate di CO2 eq. nel
DNV, uno dei più prestigiosi enti internazionali di verifica e certificazione ha rilasciato a Monte Vibiano il certificato 00001-
L'impegno ecologico è il frutto di una rigorosa adesione ai principi del Protocollo di Kyoto e di un'attenta operazione di monitoraggio dei gas nocivi affidata al verificatore internazionale DNV e al Centro di ricerca sulle biomasse dell'Università di Perugia.
"Raggiungere un tale traguardo ha richiesto un notevole impegno, ma i prodotti migliori nascono dalla terra e dall'ambiente trattati con le cure migliori”, ha detto Lorenzo Fasola Bologna, Ceo di Monte Vibiano.
L'azienda mantiene in questo modo la promessa fatta l'11 ottobre 2008 con il lancio della '360 Green revolution', la rivoluzione verde che l'ha resa un'azienda ecosostenibile a 360 gradi attraverso l'adozione di interventi per minimizzarne l'impatto ambientale: pannelli solari di ultima generazione, veicoli elettrici, stazione di ricarica elettrica, trattori a biodiesel, fertilizzanti a basso impatto ecologico, aumento della superficie boschiva, razionalizzazione dei trasporti aziendali, copertura di edifici ad elevato albedo fino all'introduzione di misure di Green IT negli uffici (spegnimento di server energivori, carta riciclabile, riduzione stampanti).
DNV ha guidato Monte Vibiano nel corso degli anni lungo questo processo, applicando lo standard internazionale ISO 14064 (una normativa tecnica che costituisce un valido supporto allo sviluppo delle strategie di abbattimento dei gas ad effetto serra).
In questo contesto si inserisce il riconoscimento ottenuto in questi giorni. Con il progetto '360° Green Revolution', l’azienda si è aggiudicata il premio Impresambiente 2010 nella categoria Miglior gestione, imponendosi all’interno di una rosa di 130 progetti concorrenti.
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Fonte: Monte Vibiano