La 44a edizione del più grande salone internazionale dedicato al vino vuole dare un'iniezione di ottimismo a un settore che comunque sta dimostrando di essere proiettato oltre il difficile momento congiunturale. Investimenti, promozione, servizi alle imprese la ricetta di Veronafiere.

"Abbiamo previsto 70,7 milioni di euro di investimenti autofinanziati entro il 2014 - sottolinea  presidente, Ettore Riello - dei quali il 10% per azioni all'estero e il rimanente finalizzati al miglioramento continuo delle infrastrutture e al lancio di innovativi servizi per essere sempre più piattaforma per gli scambi commerciali del sistema Paese. Siamo l'unico organizzatore fieristico ad aver chiuso il 2009 con il bilancio in attivo e vogliamo consolidare la nostra leadership."

"Per internazionalizzare ulteriormente i visitatori di Vinitaly, così da aumentare le possibilità di export - spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere -, abbiamo lavorato molto, già a partire dalla chiusura di Vinitaly 2009, sulla promozione all'estero della manifestazione durante le tappe del Vinitaly World Tour, che in un anno ha toccato due volte gli Stati Uniti, la Russia, Cina, Giappone, Corea, India e Singapore. Inoltre - continua Mantovani - abbiamo potenziato l'attività di incoming, sia via web che attraverso l'azione dei delegati che abbiamo in 60 Paesi, e di matching on-line per mettere direttamente in contatto buyer esteri e aziende espositrici."

I segnali che arrivano sono positivi e l'aspettativa è di confermare l'equilibrio di visitatori raggiunto nel 2009 con 151 mila presenze delle quali il 30% provenienti da 112 Paesi. 

Anche il numero di espositori è in linea con il 2009, mentre è aumentata la superficie espositiva netta, che raggiunge quest'anno i 98 mila metri quadrati.
 

On line sono disponibili tutti gli approfondimenti, dal programma dei convegni alle novità delle aziende, dalle degustazioni alle informazioni per i visitatori.