Nuovo step del progetto di UniCredit Group per sostenere le imprese in difficoltà. Sos Impresa Italia avvia una nuova fase con la sigla di un accordo quadro con Coldiretti-CreditAgri, Confagricoltura e Cia. L’intento è traghettare nei prossimi mesi le imprese agricole a rischio chiusura fuori dalla fase di difficoltà in cui si trovano.
Partito a settembre, Sos Impresa Italia punta a sostenere quelle imprese che, a causa del progredire della crisi, risultano indebolite in termini di capacità di sostenimento del debito.
Si stanno mettendo al lavoro le 80 task force (30 operative a livello regionale e 50 a livello provinciale) che si impegneranno a prendere in esame le situazioni di disagio creditizio segnalate dalle associazioni di categoria delle piccole imprese. Le “task force” vedranno il coinvolgimento degli specialisti della banca, delle associazioni e dei relativi Confidi e saranno distribuite su tutto il territorio italiano con sede nelle principali regioni e province italiane. Queste “task force” istituite da UniCredit Group con Coldiretti-CreditAgri, Confagricoltura e Cia saranno dei veri e propri tavoli di confronto con la funzione di valutare, caso per caso, le richieste delle piccole imprese in difficoltà.

L’intervento della banca avverrà tramite soluzioni di finanziamento finalizzate alla rimodulazione dell’impianto creditizio delle imprese, ad esempio:
· l’allungamento del piano d’ammortamento fino ad ulteriori 5 anni rispetto alla durata originaria;
· l’accodamento alla fine del piano di ammortamento delle quote capitale delle rate arretrate non pagate;
· la sospensione del pagamento della quota capitale attraverso l’inserimento nel piano di ammortamento di rate di soli interessi per 12 mesi ed il conseguente allungamento del piano residuo con rate comprensive di capitale ed interessi;
· il finanziamento a titolo personale degli imprenditori attraverso mutui ipotecari residenziali destinati al riequilibrio finanziario aziendale;
· il consolidamento di passività a breve termine finalizzato al riequilibrio della struttura patrimoniale e finanziaria aziendale;
· il prestito partecipativo, per il rafforzamento patrimoniale per l’azienda;
· allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa.