Accordo raggiunto per il rinnovo del contratto dell'industria alimentare, scaduto il 31 maggio scorso. Dopo un negoziato di 24 ore e 16 ore di sciopero nel mese di agosto, Fai-Cisl, Fai-Cgil, Uila-Uil e Federalimentare hanno firmato l'intesa per gli assetti contrattuali - in attuazione dell’accordo quadro generale sottoscritto a Palazzo Chigi il 22 gennaio 2009 - che riguardano circa 450.000 lavoratori.
Secondo i termini dell'accordo, l'incremento salariale sarà di 142 euro e verrà erogato attraverso quattro tranches con decorrenza dal 1 giugno 2009, la prima delle quali del 32% e il contratto avrà una durata triennale. Il rinnovo è in linea con la piattaforma unitaria approvata dal 90% dei lavoratori, non presenta deroghe contrattuali e punta allo sviluppo e alla tutela dei diritti individuali e collettivi dei lavoratori attraverso un lavoro di rafforzamento della parte normativa ed in particolare dei capitoli che riguardano la sicurezza sul lavoro, la formazione e le pari opportunità. E' stato, inoltre, costituito un Fondo sanitario integrativo del valore di 10 euro per lavoratore che sarà a totale carico del datore di lavoro.
"Il risultato è straordinario – ha detto il segretario generale della
Flai-Cgil, Stefania Crogi -
perché abbiamo consegnato ai lavoratori dell'industria alimentare un aumento salariale che consente
il pieno recupero del potere d'acquisto e abbiamo rinnovato il contratto utilizzando un indice negoziale. Siamo riusciti a raggiungere questa importante intesa in modo unitario".
Di
"risultato straordinario unitario" parla anche il segretario generale della
Uila,
Stefano Mantegazza: "
Il rinnovo dimostra come sia possibile raggiungere soluzioni negoziali avanzate che uniscono il
mondo del lavoro e garantiscono ai lavoratori risultati importanti costruiti con il consenso pieno delle imprese. Al di là degli specifici contenuti, tutti importanti, il vero valore aggiunto di questo rinnovo - ha detto
Mantegazza -
è la scelta partecipativa compiuta unitariamente da Fai, Flai e Uila senza se e senza ma".
Soddisfazione è stata espressa dalla
Uila anche in merito all'accordo - sottoscritto da Confagricoltura, Coldiretti, Cia, e Fai, Flai e Uila - sulle modalità di rinnovo e sulla struttura e sull’
assetto che avrà la contrattazione nel settore agricolo.
“Anche questa intesa, come quella degli alimentaristi, è dunque un’intesa unitaria che apre le porte alla presentazione della piattaforma per il rinnovo del contratto di lavoro che scadrà a fine dicembre e che riguarda un milione di lavoratori agricoli. Gran parte dell’intesa è dedicata a definire il riordino della bilateralità e quindi conferma la scelta partecipativa che anche nel settore agricolo, come in quello alimentare Cgil, Cisl e Uil hanno imboccato”.
Con l’intesa sottoscritta, sindacati e imprese hanno deciso di confermare l’attuale struttura della contrattazione basata su due livelli salariali codificati (nazionale e provinciale), la scelta della vigenza quadriennale dei contratti, le modalità e i tempi di rinnovo disciplinati dal Ccnl vigente.
“E' utile ricordare che nel settore agricolo” sottolinea Mantegazza “è già dal 1995 che i contratti provinciali di lavoro definiscono i salari di qualifica. La grande rivoluzione, quindi, di spostare quote di salario sempre più importanti verso l’azienda e verso il territorio, che in altri settori è appena agli inizi, in agricoltura è praticata ormai da 15 anni”.