In tema di lavoro e previdenza è giunto all'indirizzo del Governo l'elenco delle cose da fare. Una “lista della spesa” sottoscritta da tutte le parti sociali del comparto agricolo che hanno firmato un documento condiviso, un “Avviso Comune” come viene definito in questi casi, dove sono descritti gli impegni che il Governo è invitato ad assumersi. Ci sono voluti alcuni mesi di discussioni e incontri ma poi, con un rush finale nella tarda serata del 23 giugno, è arrivata la firma di tutti, Fai, Flai, Uila, Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Centrali Cooperative (Agci, Anca, Confcooperative). Contrasto al lavoro sommerso, salvaguardia e miglioramento dell'occupazione, semplificazione delle regole, sono alcuni degli obiettivi avanzati dalle proposte contenute nell'Avviso Comune. Per raggiungere questi risultati si chiede una semplificazione degli adempimenti burocratici a carico dei datori di lavoro, semplificazioni che vanno dalla digitalizzazione degli elenchi anagrafici dell'Inps allo snellimento delle procedure per l'impiego dei lavoratori extracomunitari. Un problema quest'ultimo che va affrontato per consentire l'instaurazione di rapporti di lavoro in tempi compatibili con le esigenze produttive dei campi. Semplificazioni sono anche necessarie per i rapporti di lavoro stagionali, ovviamente molto diffusi in agricoltura. Fra le richieste, ricordiamo quella di passare dalle comunicazioni di assunzioni singole a quelle “plurime”, che consentirebbe un'unica comunicazione di assunzione di più lavoratori. Uno snellimento che dovrebbe andare di pari passo con una più semplice gestione del Libro Unico del lavoro.
Inps, rapporti difficili
Altro capitolo importante è dedicato ai rapporti con l'Inps. A causa di norme non sempre coerenti fra loro e a differenti interpretazioni, si è creato fra l'istituto di previdenza, le aziende agricole e i lavoratori, una mole di contenziosi talmente ingente da far temere perfino una paralisi del “sistema”. Una soluzione si rende indispensabile per i contratti di appalto di servizio forniti da aziende “senza terra”, che hanno di fatto fornito in modo irregolare mano d'opera subordinata alle aziende agricole. Un problema, si sottolinea testualmente nell'Avviso Comune, “che merita di essere risolto in modo agevolato per le aziende e i lavoratori che in buona fede avevano confidato nella regolarità dell'operazione”. Altro capitolo aperto in tema di contenziosi è quello dell'inquadramento previdenziale dei lavoratori delle aziende di servizi in agricoltura, spesso disconosciuto in occasione di accertamenti ispettivi. In questo caso si chiede di dare agli organi di vigilanza indicazioni precise, che non lascino spazio a interpretazioni non corrette. C'è poi da risolvere il problema del cumulo di agevolazioni (zone montane e fiscalizzazione degli oneri sociali) che ha visto alcune aziende costrette a restituire all'Inps parte delle agevolazioni ottenute, ma non sempre con la possibilità di avere un percorso agevolato. Una sperequazione che si chiede di risolvere. I contenziosi con l'Inps continuano poi sul terreno delle retribuzioni imponibili, che in taluni casi vedono l'Inps contestare le retribuzioni che sono invece previste dai contratti di lavoro. L'ovvia richiesta è che non siano sanzionabili le aziende agricole che hanno regolarmente applicato tali contratti.
Pareri favorevoli
L'Avviso Comune è già nelle stanze del ministero del Lavoro e del ministero dell'Agricoltura con l'invito ad una rapido esame e ad una altrettanto celere applicazione delle richieste che giungono dalle parti sociali che hanno siglato l'accordo, da tutti giudicato in termini positivi. Un accordo, è questo il parere espresso da Confagricoltura, che mette in evidenza le buone relazioni sindacali che animano il settore primario e che ha fra i suoi punti di forza l'azione di contrasto al lavoro sommerso. Positivo anche il parere di Coldiretti che saluta con soddisfazione anche il chiarimento sul lavoro delle casalinghe attraverso i voucher, ammesso solo in assenza di un rapporto di dipendenza. La Cia affida ad un comunicato stampa il compito di evidenziare gli aspetti positivi dell'Avviso Comune, rimarcando i benefici sull'occupazione che possono arrivare dal credito di imposta ai datori di lavoro che possono vantare un aumento delle giornate lavorative.
Anche gli impiegati agricoli, per voce della Flai, salutano l'accordo con soddisfazione per lo straordinario sforzo unitario messo in campo, che se applicato consentirà di sanare le molte e irrisolte questioni che hanno reso complicato e distorto il lavoro in agricoltura. La semplificazione e la razionalizzazione degli adempimenti burocratici sono per Fedagri tra gli aspetti salienti dell'accordo. Fedagri si attende che l'Avviso Comune sia accolto con la massima propositività dal ministro del Lavoro, Sacconi, al quale si chiede anche l'apertura di un “Tavolo”.
Ora tocca al Governo
Non è la prima volta che le parti sociali del comparto agricolo trovano nell'Avviso Comune lo strumento per stimolare risposte dal “Palazzo”. Già nel 2004 e poi nel 2007 questa strada ha prodotto buoni risultati. Senza esagerare in ottimismo ci si può dunque attendere che anche in questa occasione il dialogo e la concertazione portino a risultati altrettanto validi. E magari in tempi rapidi.