La Cooperazione italiana allo sviluppo ha concesso per il 2009 un nuovo contributo di 10 milioni di euro alla Fao  (Food and agricolture organization of united nations), da destinare a programmi di sviluppo agricolo e rurale per contrastare l'insicurezza alimentare, ha reso noto oggi l'agenzia Onu.
In virtù degli impegni finanziari a favore della lotta contro la fame e per lo sviluppo rurale l'Italia nel 2008 si è riconfermata uno dei primi paesi donatori della Fao, con contributi volontari extra budget che complessivamente ammontano a circa 60 milioni di euro.  
'Ringraziamo vivamente il Governo italiano per questo nuovo contributo, che arriva in un momento in cui la crisi economica e finanziaria in corso rischia di provocare una riduzione degli aiuti allo sviluppo', ha dichiarato José María Sumpsi, vicedirettore generale della Fao, del Dipartimento di Cooperazione Tecnica.  
'Il sostegno del Governo italiano alla Fao è di lunga data. La recente audizione del Direttore Generale Jacques Diouf alle Commissioni Esteri ed Agricoltura del Parlamento italiano e l'invito del Sindaco di Roma a partecipare ad una sessione speciale del Consiglio comunale dedicata alla fame hanno confermato una comunanza di intenti nella lotta contro fame e povertà', ha continuato Sumpsi.
 
L'insicurezza alimentare priorità dell'agenda politica  
L'ultimo rapporto Fao sull'insicurezza alimentare nel mondo, SOFI 2008, denuncia che oggi sono quasi un miliardo (963 milioni) le persone che soffrono la fame nel mondo, 40 in più dello scorso anno e 115 milioni in più rispetto al biennio 2003-2005. Secondo la Fao la sicurezza alimentare dovrà necessariamente diventare la priorità dell'agenda politica mondiale con un impegno forte a livello globale ed azioni concrete da parte di tutta la comunità internazionale.  
'Siamo lieti di poter convogliare parte degli aiuti allo sviluppo decisi dall'Italia verso i progetti di sviluppo agricolo e rurale della Fao agenzia con la quale condividiamo l'obiettivo della lotta contro fame e povertà per uno sviluppo sostenibile', ha affermato l'ambasciatore italiano presso le agenzie delle Nazioni Unite, Pietro Sebastiani.  
Al Vertice FAO sulla sicurezza alimentare del giugno scorso il Governo italiano ha ribadito la volontà di far sì che la lotta alla povertà e lo sviluppo agricolo sostenibile rimangano al centro dell'agenda politica e che la sicurezza alimentare, con particolare riferimento all'Africa, sia una delle priorità del prossimo G8 2009 a guida italiana.  
 
Fao/Italia: interventi mirati per combattere l'insicurezza alimentare  
Dei 100 milioni di euro annunciati dall'Italia nel 2002 in occasione del Vertice mondiale dell'alimentazione: cinque anni dopo, 87 sono stati già versati, di cui 14 milioni di euro erogati in seguito al Vertice sulla sicurezza alimentare dello scorso giugno.  
Questi contributi sono stati destinati al Fondo Fiduciario per la sicurezza alimentare della Fao ed hanno consentito di attuare 29 progetti nazionali in 41 paesi, oltre a progetti regionali in 15 paesi della Comunità dei Caraibi ed in 15 paesi insulari del Pacifico.  
Sempre nel 2008 sono stati approvati dal Governo italiano altri contributi per circa 4 milioni di euro per sostenere le attività dell'Organizzazione in settori cruciali come la difesa ambientale e della biodiversità, e per progetti di sviluppo in Corea del Nord e in Laos. Tutte le attività hanno al centro il raggiungimento della sicurezza alimentare.   Infine i contributi volontari per il programma d'emergenza della Fao sono stati destinati ad interventi in aree particolarmente vulnerabili e di insicurezza alimentare come i progetti in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, in Eritrea e Gibuti, in Uganda, in Myanmar, nella Repubblica Democratica del Nord Corea, solo per citarne alcuni.