Il Commissario europeo all'agricoltura, Mariann Fischer Boel, ha annunciato che i dazi sull'import dei cereali saranno ripristinati come reazione alla diminuzione dei prezzi nel mercato dei cereali. La bozza di regolamentazione che è stata proposta dal Comitato di gestione per l'Ocm (organizzazione comune di mercato agricolo), ora dovrà essere formalmente approvata dalla Commissione europea per entrare in vigore il 26 ottobre 2008, tre giorni dopo la sua pubblicazione sulla gazzetta ufficiale dell'Unione europea. Non ci sono, invece, restituzioni alle esportazioni sui cereali.
Positive le reazioni del mondo agricolo italiano. La Cia (Confederazione italiana agricoltori) accoglie con soddisfazione questa proposta, e commenta: "Una misura indispensabile per favorire la commercializzazione del prodotto italiano ad un prezzo equo per l'agricoltore".
"Una misura del genere - continua la Cia - era stata sollecitata da tempo in quanto, in questi ultimi mesi, sono completamente mutate le condizioni di mercato rispetto all'inizio dell'anno, quando il provvedimento fu deciso per far fronte all'impennata dei prezzi mondiali. Oggi, davanti ad una crescente produzione e ad un calo netto delle quotazioni, la sospensione dei dazi non ha piu' alcuna ragione di sussistere. D'altronde, lo stesso regolamento comunitario afferma che la sospensione dei dazi deve poter essere immediatamente revocata in caso di turbativa o di rischio di turbativa sul mercato comunitario, a causa dei quantitativi importati o della disponibilità sul mercato di quantitativi sufficienti a garantire l'equilibrio del mercato".
Anche Confagricoltura, pur ritenendosi soddisfatta della reintroduzione dei dazi UE sull'import dei cereali, lancia l'allarme sul continuo peggiorare dell'andamento dei mercati cerealicoli, in Italia e a livello internazionale. "Si tratta di una crisi ormai globale - ha sottolineato il presidente, Federico Vecchioni - causata, oltre che dall'eccezionale aumento della produzione mondiale di frumento (circa 70 milioni di tonnellate in piu' rispetto al 2007), anche dal rafforzamento del dollaro sulle altre monete e dalla pesantissima crisi che stanno vivendo i mercati finanziari". Come spiega Confagricoltura, da importatore abituale, l'Unione europea si ritrova quest'anno a dover esportare grandi quantità di cereali nel resto del mondo e non è un caso che la Commissione europea, abbia deciso di ripristinare i dazi all'importazione dei cereali, che erano sospesi dal luglio 2007. Data la gravità della situazione, la Confagricoltura ha chiesto al ministro Zaia di sostenere in sede comunitaria l'esigenza di un significativo aumento della quantità di mais consegnabile all'intervento. Inoltre la Confagricoltura ritiene opportuno che sia mantenuta nel 2009 la messa a riposo dei terreni, di cui è stata proposta l'abolizione nel quadro della prossima riforma della Pac, facendo salva la possibilità di una sua sospensione se le condizioni di mercato lo consentiranno.
Positiva anche la reazione di Confeuro: "Per gli agricoltori europei (compresi quelli italiani) il nuovo provvedimento significa una maggiore protezione delle loro colture sul mercato nazionale e comunitario".
Le misure prese dall'Unione europea sono invece giudicate insufficienti dalla Coldiretti Puglia: "Di fatto sono stati reintrodotti esclusivamente i dazi relativi ai cereali, eccezion fatta proprio per il grano duro di media e alta qualita'. E' opportuna - nota la confederazione - la decisione della Commissione europea di ripristinare i dazi doganali sulle importazioni in Europa".