La Cooperazione italiana allo sviluppo ha annunciato nei giorni scorsi un contributo aggiuntivo di 14 milioni di euro a favore del Fondo Fiduciario della Fao (Food and agriculture organization of united nations) per la sicurezza alimentare e la sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti. Questo stanziamento, come indicato dal Governo Italiano, intende essere una risposta all'attuale crisi alimentare e fa seguito al Vertice mondiale sulla sicurezza alimentare della Fao dello scorso giugno.
'Ringrazio vivamente il governo italiano per questo nuovo finanziamento', ha dichiarato il direttore generale della Fao Jacques Diouf. 'Esso non solo evidenzia una comunanza di intenti e di priorità tra l'Italia e la Fao, in un momento in cui il drammatico rialzo dei prezzi alimentari mondiali mette a repentaglio le condizioni di vita di milioni di persone povere nei paesi in via di sviluppo. Ma è indice di un rinnovato impegno da parte dell'Italia e di una innovativa strategia per affrontare la sicurezza alimentare mondiale che salutiamo con grande soddisfazione', ha detto Diouf.
Al Vertice Fao del giugno scorso, e poi in occasione dell'ultimo G8 in Giappone, il Governo italiano ha confermato la sua intenzione di garantire che questioni come la sicurezza alimentare, la lotta alla povertà e lo sviluppo agricolo sostenibile rimangano al centro dell'agenda politica internazionale. La sicurezza alimentare, con particolare riferimento all'Africa, sarà una delle priorità della prossima presidenza italiana del G8 nel 2009.
 
Investire in agricoltura per incrementare la produzione alimentare
Nell'ambito dei contributi italiani al Fondo Fiduciario per la sicurezza alimentare della Fao, sono stati finora realizzati 29 progetti di sviluppo rurale, di cui circa la metà in Africa (14), e gli altri in Medio Oriente, Asia Centrale, Europa Orientale e regione caraibica e del Pacifico.
Elemento comune di questi progetti è l'identificazione dell'agricoltura e dello sviluppo rurale come i fattori chiave per ridurre la povertà e garantire la sicurezza alimentare, insieme ad attività di formazione per le associazioni locali di produttori su come trovare sbocchi commerciali ai prodotti, con particolare attenzione al rafforzamento dei mercati locali ed alla conservazione delle biodiversità.
Parte dei nuovi stanziamenti sarà destinata ad estendere ed ampliare alcuni progetti già in corso, come ad esempio il programma in Africa occidentale che adesso copre sette Paesi, alcuni dei quali tra i più poveri al mondo. Nell'ambito di questo programma è stata programmata una collaborazione con l'associazione internazionale non-profit Slow Food per la tutela della biodiversità agroalimentare e sviluppo del mercato locale e d'esportazione in quattro Paesi dell'Africa occidentale: Mali, Senegal, Giunea Bissau e Sierra Leone.
 
I nuovi progetti di sviluppo rurale
Nuovi progetti sono al vaglio, che allargheranno le attività in nuove regioni: uno per migliorare le norme igienico-sanitarie degli alimenti e accorciare la filiera alimentare in 4 Paesi dell'America Centrale (El Salvador, Guatemala, Honduras e Nicaragua); ed uno in Bangladesh per raggiungere la sicurezza alimentare mediante la commercializzazione dei prodotti e l'acceso al mercato dei piccoli produttori agricoli,
 
Il Fondo Fiduciario per la Sicurezza Alimentare è stato lanciato nel 2002 dal direttore generale della Fao Jacques Diouf, a ridosso del Vertice mondiale dell'alimentazione, per dare maggiore impeto alla lotta contro la fame. L'Italia è stato il primo tra i Paesi membri della Fao a rispondere all'appello, impegnandosi per 100 milioni di euro.