"Perchè l'Italia si presenti con una posizione chiara e unitaria a Bruxelles per il rinvio della proposta di deroga occorre far fronte comune sulla Direttiva Nitrati pervenendo alla revisione delle zone vulnerabili tramite l'avvio di studi comparati tra le varie fonti inquinanti, che non sono esclusivamente zootecniche. Solo così difenderemo le nostre aziende agricole dall'ingiusta accusa di essere le uniche responsabili dell'inquinamento delle acque".

E' l'appello che l'assessore all'Agricoltura del Veneto Franco Manzato ha lanciato ai colleghi di Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna, con l'obiettivo di agevolare l'azione che il Governo italiano dovrà condurre nell'ambito dell'Unione Europea a favore della zootecnia padana. "Non perdiamo altro tempo – ha insistito Manzato – Abbiamo ben operato e i nostri allevatori hanno dimostrato di volere e saper stare nei limiti imposti".

"Il Veneto sta facendo la sua parte – ha continuato Manzato – valutando la questione dell'inquinamento da azoto delle falde nel suo complesso, con l'avvio di monitoraggi e rilevazioni scientifiche che misurino il reale impatto prodotto da tutte le fonti coinvolte. Ma solo con una posizione coordinata e complessiva potremo essere forti nel ripartire la responsabilità in maniera obiettiva tra tutti i settori economici e civili, restituendo alle imprese agricole il giusto riconoscimento del loro impegno per la tutela dell'ambiente e dell'agroalimentare".