Nei giorni scorsi Coldiretti Puglia aveva avanzato riserve circa il processo di formazione del prezzo sulla piazza di Foggia, a causa dell'assenza della controparte agricola in sede. Un vero e proprio sciopero, per sottolineare la scarsa affidabilità del sistema. Ne erano scaturite delle quotazioni denominate "d'ufficio".
Proprio oggi, il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, ha proposto per le quotazioni del grano duro una Commissione unica nazionale per meglio vigilare sul processo di formazione del prezzo, stimato ad oggi in difetto di trasparenza.
La Giunta della Camera di commercio nella seduta del 18 luglio scorso: "Con riferimento alle questioni emerse in relazione alla rilevazione del prezzo del grano, ha confermato quanto già previsto con deliberazione n.52 del 2009, precisando che in assenza di probanti elementi di valutazione, le rilevazioni si formalizzeranno con la precisazione di non quotato" recita un comunicato stampa dell'ente camerale della Capitanata.
"Nello specifico - continua la Giunta dell'ente camerale - considerato che la determinazione del prezzo, quale rilevazione delle contrattazioni effettuate è compito istituzionale dell'ente e che la certezza dei dati è l'obiettivo primario da perseguire, si ritiene necessario basare le quotazioni su elementi certi di valutazione e quindi su transazioni che: si siano chiuse con pagamento a pronti, escluse le cessioni in conto deposito; riguardino il prodotto locale con partite significative; siano documentate da fatture o da altri riscontri certi e verificabili in ordine ai prezzi realizzati".
La Giunta camerale ha altresì auspicato di trovare in tutti gli operatori della filiera la massima collaborazione nell'indicare, sotto la propria personale responsabilità, dati certi che aiutino gli uffici ad operare con la massima puntualità e correttezza per fornire elementi in grado di agevolare le dinamiche del mercato.