L’analisi compiuta dalla Borsa merci telematica, relativa al secondo trimestre dell’anno, mostra che il prezzo dell’extravergine (acidità 0,8%) si è incrementato nel corso del trimestre del 15,6%, passando da 3,27euro/kg di inizio aprile a 3,78euro/kg di fine giugno. Un andamento riconducibile ancora alla bassa disponibilità di prodotto sul mercato interno, soprattutto di qualità. La dinamica congiunturale positiva ha comportato anche un incremento della variazione anno su anno, salita dal +1,6% di aprile al +14,5% di giugno.
L’ultima parte del trimestre ha mostrato segnali positivi anche per i prezzi dell’olio vergine e del sansa di oliva raffinato. Quest’ultimo, dopo la fase di prolungata debolezza in atto dal secondo trimestre 2013, ha registrato a giugno un aumento su base mensile (+1,5%), chiudendo il trimestre su 1,39euro/kg. Il confronto con lo stesso periodo del 2013 permane comunque decisamente negativo (-25,4% a giugno).
A differenza di quanto osservato nei mesi precedenti, i rialzi si sono estesi anche al mercato spagnolo, seppure solo a partire dal mese di giugno. In particolare, il prezzo dell’extravergine scambiato sulla piazza di Jaen è passato da 1,97euro/kg di fine maggio a 2,24euro/kg in chiusura di giugno. Su base annua, tuttavia, il prodotto iberico continua ad accusare un evidente divario negativo (-18,1% a fine giugno).
L’analisi trimestrale sul mercato dell’olio di oliva è consultabile sul sito della Bmti.
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Fonte: Borsa Merci Telematica