Nei primi otto mesi del 2010 (gennaio-agosto) le importazioni di cereali in Italia sono aumentate del 9% rispetto allo stesso periodo del 2009 (+646.000 tonnellate).

L'aumento è dovuto principalmente agli arrivi di grano tenero (+402.000 t) e di orzo (+180.000 t) riscontrabile in particolare negli acquisti intracomunitari. Restano invece sostanzialmente ai livelli di un anno fa le importazioni degli altri cereali in granella: mais (1,3 mio/t), grano duro (1,4 mio/t), altri cereali minori (81.000 t).

Tra gli altri prodotti presi in esame a completamento del settore cerealicolo, si riscontra un incremento delle importazioni dei prodotti trasformati e sostitutivi (+72.000 t) ed una conferma nelle importazioni di mangimi a base di cereali, crusca e manioca.

Le importazioni di riso (considerato nel complesso tra riso lavorato, semilavorato, semigreggio e rotture), diminuiscono di 29.000 tonnellate rispetto al 2009: meno import dalla Thailandia (-11.800 t), Grecia e Portogallo (-8.000 t), nonostante i maggiori arrivi dall'India (+8.400 t), Francia e Pakistan (+4.000 t).

Le esportazioni dall'Italia dei prodotti del settore cerealicolo sono aumentate dell'8% (+197.000 t).

Cresce l'export di pasta alimentare (+3%) che rappresenta circa il 40% delle esportazioni totali, ed anche le vendite all'estero dei prodotti trasformati (+7%), dei cereali in granella (+38%) e della farina di grano tenero (+10%). Si riducono le esportazioni di semola di grano duro (-13%), mentre si confermano quelle dei mangimi a base di cereali a 134.000 t.

Le esportazioni di riso, che rappresentano il 20% delle esportazioni complessive, aumentano di 63.000 tonnellate (+14%), in particolare quelle destinate alla Turchia (+24.000 t), ai Paesi Bassi (+18.000 t), alla Polonia (+8.300 t) ed alla Siria (+7.500 t). Si riducono invece quelle verso la Francia (-8.400 t), Giordania (-6.200 t), Belgio ed Ungheria (-5.000 t circa).

I movimenti valutari relativi all'import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi otto mesi del 2010 un esborso di valuta pari a 1.578,4 milioni di euro (1.597,6 nel 2009) ed introiti per 1.657,5 milioni di euro (1.719,9 nel 2009).

Pertanto il saldo valutario netto è pari a +79,1 milioni di euro, contro +122,3 milioni di euro nel 2009.