Le importazioni in Italia dell'intero settore cerealicolo nei primi sette mesi del 2010 (gennaio-luglio 2010) sono aumentate di 382.000 tonnellate (+6%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Aumentano gli arrivi dall'estero, soprattutto dai Paesi dell'Unione europea, di grano tenero (+238.000 t) e di orzo (+152.000 t), mentre risultano in calo le importazioni di grano duro (-55.000 t) e di mais (-42.000 t).
Tra gli altri prodotti presi in esame registrano un aumento le importazioni dei prodotti trasformati/sostitutivi (+78.000 t), della crusca (+7.500 t) e dei mangimi a base di cereali (+4.800 t).
Le importazioni di riso (risone, riso semigreggio, riso semilavorato e lavorato a fondo e rotture di riso), ammontano complessivamente a 69.500 tonnellate, risultando in diminuzione di circa 26.000 tonnellate rispetto all'anno precedente (-27%).
Le esportazioni dell'intero settore cerealicolo nei primi sette mesi del 2010 aumentano di 138.000 tonnellate (+6,4%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Si rileva un incremento in particolare nelle vendite all'estero di cereali in granella (+38.000 tonnellate, soprattutto granturco), dei prodotti trasformati (+28.000 tonnellate), delle paste alimentari (+16.000 t) e del riso (+51.000 tonnellate, pari al +12,1% considerato complessivamente tra riso lavorato a fondo, semilavorato, semigreggio e risone). Risultano invece in calo le esportazioni di semola di grano duro (-14%) e di mangimi a base di cereali (-1,7%).
I movimenti valutari relativi all'import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi sette mesi del 2010 un esborso di valuta pari a 1.389,5 milioni di euro (1.458,6 nel 2009) ed introiti per 1.484,0 milioni di euro (1.558,8 nel 2009).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a +94,5 milioni di euro, contro +100,2 milioni di euro nel 2009.
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Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti