Apre la serie il video "Codice UFI e notifica delle miscele pericolose: cosa fare prima del 31 dicembre 2020".
In realtà in tutti i dialoghi si danno consigli pratici in vista di scadenze più o meno vicine e, in ogni caso, si usa un linguaggio semplice e diretto come solo una chiacchierata può esserlo.
La notifica delle miscele pericolose a livello Ue origina da un'integrazione del Reg. (CE) 1272/2008 (CLP) a cui è stato aggiunto un allegato (VIII) grazie al Reg. (UE) 2017/542 a sua volta modificato dal Reg. (UE) 2020/11. La scadenza del primo gennaio 2021 si riferisce alla data limite entro la quale dovranno essere notificate le miscele pericolose all'Agenzia chimica europea (Echa) tramite il portale per la notifica ai centri antiveleni.
Per le aziende che hanno già notificato le miscele pericolose a livello nazionale (ad esempio, in Italia all'Istituto superiore di sanità - Iss) viene però concessa una proroga di quattro anni (1/1/2025) purché vengano rispettate certe condizioni.
In ogni caso dobbiamo attendere una norma nazionale che elimini l'attuale obbligo di notifica all'Iss e dia il via alla notifica Echa. Nel momento in cui si partirà con il nuovo sistema diverrà obbligatorio includere un codice identificativo (UFI) in etichetta che troverà corrispondenza anche nella Scheda dati di sicurezza. Sarà importante prepararsi per tempo visto che tanto la realizzazione delle nuove etichette quanto la distribuzione delle Sds revisionate sono attività che richiedono tempo e programmazione.
Buona visione.
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